Un film di Michael Pearce. Con Riz Ahmed, Octavia Spencer, Janina Gavankar, Rory Cochrane, Keith Szarabajka. Thriller, fantascienza, 108′. Gran Bretagna, USA 2021
Un veterano dei marine, Malik, è convinto che sia in corso un’invasione di microrganismi alieni, diffusi dagli insetti. Protetto dall’insetticida che si spruzza addosso, raggiunge i suoi figli che vivono con la sua ex e il suo nuovo compagno e li porta via nella notte. Insieme a loro affronta un lungo viaggio nel cuore dell’America, ma incontra diversi problemi lungo il percorso che mostrano ai figli la sua precaria condizione mentale. Inoltre l’FBI mette in piedi una imponente caccia all’uomo per catturarlo, a cui cerca di partecipare anche la sua responsabile della libertà vigilata, l’unica convinta che l’uomo non sia una reale minaccia per i suoi figli.
Alla fine di ogni anno solare mi diverto a ritoccare la mia lista dei film “divisivi”, ovvero di quelli che hanno diviso la critica e… il sottoscritto, che gli addetti ai lavori hanno elogiato e io stroncato – o, raramente, viceversa. “Encounter” di Michael Pearce, uscito il 10 dicembre su Prime Video, rientra di diritto nell’elenco.
Trovandomi davanti a oggettive difficoltà nello scrivere la mia recensione, ho pensato di dare un’occhiata ai pareri dei colleghi online. Non l’avessi mai fatto!
Per la maggior parte di loro “Encounter” è “un film imperdibile”, “meritevole di fare incetta di Oscar”, “stilisticamente perfetto”, “capace, nonostante la drammaturgia confusa e dispersiva, di catturare lo spettatore fino all’ultimo fotogramma”, “con un Riz Ahmed in stato di grazia”.
Ho riletto più volte alcuni pezzi perché non credevo ai miei occhi. E mi sono domandato, come successo altre volte: chi di noi ha visto un altro film?
“Encounter” sulla carta e nella parte iniziale della messa in scena riesce a confondere abilmente le idee dello spettatore, che non capisce bene cosa stia vedendo. Ma poi iniziano le dolenti note. Gli sceneggiatori ci fanno pensare di essere di fronte a un film di fantascienza, nello specifico a una misteriosa invasione aliena a cui crede, però, solamente l’ex marine Malik (Ahmed).
Il preludio è accattivante, dal punto di narrativo, visivo e stilistico. Ma ecco che, come un fuoco di paglia, la scintilla si estingue, e la storia vira verso il più classico dei drammi familiari, con il protagonista che rapisce i figli, che vivono con la ex moglie e il nuovo compagno di lei, e parte con loro per un improvvisato viaggio in auto attraverso l’America. E l’invasione aliena?
Lo spettatore si sente spaesato e confuso di fronte a un intreccio caotico e inconcludente. È come se gli sceneggiatori, non avendo ben chiaro quale direzione far prendere al film, avessero cercato di tenere insieme due generi differenti, rimanendo vittime della loro stessa ambizione e generando un ibrido che non è né carne né pesce.
Riz Ahmed e gli altri componenti del cast provano a tenere in piedi la storia, dandole un senso, una credibilità e soprattutto un certo tasso di empatia, ma alla lunga anche loro vengono travolti da una sceneggiatura insipida che si conclude in modo prevedibile e banale.
“Encounter” è uno di quei film che, nonostante il plauso della critica, lascia poco o nulla del suo passaggio nella memoria e nel cuore del pubblico. Un incontro che avremmo potuto tranquillamente evitare, soprattutto sotto Natale.