Book town: vivere in mezzo ai libri è possibile

Dal villaggio medievale gallese di Hay-on-Wye con le sue librerie a cielo aperto al bordo di Montereggio

di Giada Marri

 

Quante volte, da bravi lettori appassionati, avete sognato di vivere in mezzo a montagne e montagne di libri? Ebbene, in alcune città del mondo questo sogno diventa possibile.

Le book town (letteralmente, città dei libri), non sono solo un gioco, ma una vera e propria risorsa.

La storia di questo fenomeno inizia nel 1961, quando ad Hay-on-Wye, un villaggio medievale nel Galles, Richard Booth aprì la sua prima libreria all’interno di una vecchia stazione dei pompieri.

Veduta del paesino gallese di Hay-on-Wye, esempio di book town.

Il piccolo spaccio diventò in breve tempo il più grande mercatino di libri di seconda mano di Hay e dette il via a una vera a propria tendenza. Nella cittadina sorsero tantissimi altri spazi dedicati all’acquisto e al noleggio di libri di ogni genere, favorendo il fenomeno del bookcrossing.

La filosofia di questa città è quella di lasciare i libri in mezzo alla natura, affinché possano essere trovati e letti da passanti e turisti che vogliono concedersi una pausa prima di proseguire nel loro viaggio.

Passeggiando tra le vie di Hay-on-Wye potrete trovare praticamente in ogni angolo honesty bookshop, veri e propri negozi di libri a cielo aperto, e librerie.

Tra le più suggestive ricordiamo:

  • Stella & Rose’s Books, che vende volumi rari e libri illustrati per bambini;
  • The Poetry Bookshop, che ospita raccolte poetiche in tutte le lingue;
  • Murder and Mayhem, specializzata in noir e mistery.

Lo stesso amore per i libri lo si ritrova nella cittadina della Bretagna Bécherel. Si tratta della città che vanta il numero più alto di librerie per numero di abitanti al mondo – per l’esattezza, tredici librerie per ottocento abitanti.

In questo meraviglioso contesto, tra boutique letterarie, laboratori di rilegatori e calligrafi, ogni prima domenica del mese si tiene una fiera del libro e, nella settimana di Pasqua, viene organizzata la Fête du livre, un importante festival letterario che attira milioni di turisti.

Ma per visitare questi paradisi dei lettori dobbiamo necessariamente andare all’estero? Ovviamente no.

Forse non tutti sanno che Montereggio, un piccolo borgo della Lunigiana, è l’unico paese italiano a far parte della International Organisation of Book Towns.

Un bassorilievo nel paese lunigiano di Montereggio.

La storia di questo borgo è davvero curiosa. Nel medioevo, gli uomini di Montereggio partivano con le gerle piene di libri per andare a venderli nelle città del nord, dove rimanevano fino all’inizio della stagione invernale.

Con il passare degli anni la loro fama cresceva, così come cresceva la richiesta di libri e la quantità di lavoro. Ben presto i librai ambulanti furono costretti ad abbandonare le gerle per diventare tenutari di vere e proprie bancarelle.

Dal 1952 Montereggio ospita il Premio Bancarella, uno dei premi letterari più ambiti in Italia. La finale della 65° edizione si terrà quest’anno il 16 luglio, un’occasione speciale per vivere una giornata all’insegna della tradizione libraria italiana.

 

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