“Assassinio sul Nilo”: un film corale, classico ma con un quid moderno

Kenneth Branagh adatta con successo il romanzo omonimo del 1937 di Agatha Christie

Un film di Kenneth Branagh. Con Kenneth Branagh, Tom Bateman, Annette Bening, Russell Brand, Ali Fazal, Dawn French, Gal Gadot, Armie Hammer, Rose Leslie,  Emma Mackey, Sophie Okonedo, Jennifer Saunders, Letitia Wright. Drammatico, 127′. USA 2022

L’investigatore Hercule Poirot viene invitato dall’amico Bouc a partecipare alla crociera lungo il Nilo organizzata da una coppia di neosposi, l’ereditiera Linnet Ridgeway e il suo sposo Simon Doyle, conosciuto a Londra poco tempo prima e soffiato alla migliore amica Jacqueline de Bellefort. Al viaggio partecipano anche la zia di Linnet e la sua infermiera; il cugino della donna e gestore delle sue finanze; la cameriera francese; una cantante blues e la nipote manager; la madre di Bouc e la stessa Jacqueline, che perseguita i due sposini e medita vendetta. Quando Linnet viene trovata uccisa, sul battello si apre l’indagine di Poirot: chi ha ucciso la bellissima ereditiera, dal momento che tutti sembravano avere un movente per farlo?

 

Kenneth Branagh e Michael Green – regista e interprete il primo, sceneggiatore il secondo -, continuano nell’opera di adattamento e ringiovanimento, diciamo così, di un modello letterario mai passato di moda, i gialli di Agatha Christie. Dopo “Assassinio sull’Orient Express” del 2017, il detective belga Hercule Poirot è chiamato a indagare in “Assassinio sul Nilo”.

Un film struttualmente molto classico e fedele all’originale scritto del 1937, che mescola atmosfere esotiche, effetti speciali che vivacizzano il tutto e una forte componente emotiva e sentimentale. 

La sceneggiatura di Green inizia inventando la origin story più lunga che un detective cinematografico abbia mai avuto. Nelle trincee della prima guerra mondiale, vediamo un giovane Poirot usare il suo acume da detective per salvare un’unità dell’esercito francese da morte certa. Purtroppo il piano geniale gli esplode letteralmente in faccia, lasciandolo con profonde cicatrici (ecco il motivo per cui si farà crescere i famosi baffi).

E poi si passa “al presente”, alla Londra dello swing e del blues, e all’Egitto circonfuso di magia. Un gruppo variegato di passeggeri sale a bordo del piroscafo egiziano Karnak per festeggiare il matrimonio dell’ereditiera Linnet Ridgeway (Gadot) e di Simon Doyle (Hammer), ex fidanzato della sua migliore amica Jacqueline de Bellefort (Mackey). Tra gli invitati ci sono anche Bouc (Bateman) e il suo amico Poirot, una cantante jazz e sua nipote, e la stessa Jacqueline che medita vendetta contro la neo-coppia… 

In un cast di stelle di prima grandezza – Gal Gadot, Armie Hammer, Sophie Okonedo, Letitia Wright per citarne solo alcune – brilla la giovane Emma Mackey. La Maeve Wiley della serie cult “Sex Education” mostra tutto il suo talento, impersonando un personaggio sfaccettato, preda di violenti sentimenti. Comunque, come di consueto nei gialli di Agatha Christie, la forza della storia sta tutta nella coralità.

Poirot sarà chiamato a indagare mentre il cerchio si stringe, e i delitti si moltiplicano… Come di consueto, sarà del baffuto investigatore l’ultima parola. Ma mai come in questo caso, il prezzo da pagare sarà alto.  

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