“Aladdin”: Guy Ritchie mantiene la dimensione della fiaba senza rinunciare alla commedia

Il live action Disney, adattamento del film d'animazione del 1992, unisce con maestria avventura, amore, amicizia e risate

Un film di Guy Ritchie. Con Will Smith, Gigi Proietti, Mena Massoud, Naomi Scott, Billy Magnussen,  Marwan Kenzari. Avventura, 128′. USA 2019

Aladdin è un ragazzo di strada che si arrabatta per sopravvivere nella città di Agrabah. Convinto con l’inganno dal gran visir Jafar a entrare nella Caverna delle meraviglie, trova una lampada magica che contiene un Genio, in grado di esaudire tre desideri. Aladdin chiede di essere trasformato in principe, per poter conquistare la figlia del Sultano, la principessa Jasmine. Fingersi diverso da quello che è non sarà però tanto facile, e Aladdin dovrà scontrarsi con le sue stesse bugie.

 

Spettacolare rivisitazione in chiave live action del celebre classico d’animazione Disney del 1992, “Aladdin” di Guy Ritchie è un’avventura senza tempo, una grande storia d’amore ma anche un film sull’amicizia ricco di momenti comici.

Liberamente ispirato a una fiaba popolare del Medio Oriente contenuta nella raccolta “Le mille e una notte”, questa nuova versione di Aladdin mantiene tutti gli elementi portanti del film originale, a partire dalla storia (ci sono il malvagio Gran visir assetato di potere, il giovane ladro dal cuore puro, la principessa che sogna di essere libera).

Quello che fa la differenza, in questo caso, e che aiuta a rendere il film non soltanto una mera riproposizione di qualcosa di già visto sono gli splendidi costumi, le canzoni di Alan Menken, i numeri di ballo che hanno un tocco in stile Bollywood (anche se non sempre sembrano integrarsi a dovere con la parte recitata), il dinamismo di alcune sequenze di inseguimenti per le strade di Agrabah.

L’adattamento di Guy Ritchie è vivace, colorato e genuinamente divertente. Certo, se vi aspettate grandi colpi di scena rispetto al film d’animazione del 1992 siete destinati a rimanere delusi – ma probabilmente non siete andati al cinema per quello, ma per rivivere una delle storie d’amore e di amicizia più apprezzate della recente produzione Disney.

Mena Massoud è un Aladdin piuttosto blando e dimenticabile, il Jafar di Marwan Kenzari minaccia a parole ma poco nei fatti. Oltre a Will Smith la vera star del film è Naomi Scott.  La sua Jasmine è tutt’altro che un personaggio secondario, e supera persino la versione animata. Interessante il suo numero da solista – che ricorda il “Let It Go” di Frozen.

Altra rielaborazione Disney sontuosa e divertente, “Aladdin” è esattamente quello che chi ha visto – e amato – l’originale si aspetta. Stiamo vivendo una nuova era cinematografica: “vecchie” storie vengono continuamente riprese, aggiornate e riproposte. Il risultato finale è bello, ma probabilmente non tanto come lo è stato quando abbiamo visto questa storia per la prima volta al cinema.

 

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