In principio c’erano Bella ed Edward, all’apparenza due comuni adolescenti a Forks, una cittadina perennemente piovosa dello stato di Washington. Peccato che lui nascondesse in bocca un “piccolo”, appuntito segreto…
Il romanzo “Twilight” di Stephenie Meyer ha rappresentato un vero e proprio fenomeno culturale e commerciale, e ha contribuito a ridefinire il genere Young Adult e ampliare il suo pubblico (non necessariamente giovane) e i suoi confini. La storia ha anche introdotto una nuova interpretazione della figura del vampiro, meno spaventosa e più romantica, che in seguito è stata molto ripresa.
“Twilight” – a cui sono poi seguiti tre romanzi, e una serie di adattamenti cinematografici – usciva negli Stati Uniti il 5 ottobre 2005 – in Italia abbiamo dovuto aspettare il 2006. In occasione del ventennale, Fazi editori ha riproposto il romanzo in una edizione speciale con copertina rigida e un segnalibro a nastro, inserita all’interno di un prezioso cofanetto arricchito con dettagli laminati in oro.
Ecco dieci citazioni tratte da “Twilight“ per rivivere la magia e le emozioni di questa storia d’amore che ha fatto scuola.
Ho pensato che se proprio devo andare all’inferno, tanto vale andarci in grande stile.
Di tre cose ero del tutto certa. Primo, Edward era un vampiro. Secondo, una parte di lui – chissà quale e quanto importante – aveva sete del mio sangue. Terzo, ero totalmente, incondizionatamente innamorata di lui.
I suoi occhi dorati mi sfiorarono con uno sguardo dolce. «Hai detto che mi amavi.»
«Lo sapevi già» dissi, chinando la testa.
«Però è stato bello sentirlo».
Affondai la faccia nella sua spalla.
«Ti amo», sussurrai.
«Tu sei la mia vita adesso.»
«Così il leone si innamorò dell'agnello…» mormorò.
Guardai altrove nascondendogli i miei occhi, elettrizzata da quelle parole. «Che agnello stupido», sospirai.
«Che leone pazzo e masochista».
«Per quasi novant'anni ho vissuto tra quelli della mia specie, e della tua… sempre certo di bastare a me stesso, senza sapere ciò che stavo cercando. E senza trovare nulla, perché non eri ancora nata.»
se ci sei tu, non ho bisogno del paradiso.
Se la vita ti offre un sogno che supera qualsiasi tua aspettativa, non è giusto lamentarsi perché alla fine si conclude.
Decidere era la parte peggiore, quella che mi faceva soffrire di più. Presa la decisione, mi bastava seguirla, rasserenata dalla certezza di aver fatto una scelta.
«Mi manchi» sussurrai.
«Lo so, Bella. Credimi, lo so. È come se ti fossi portata via metà di me stesso».
«E allora vieni a riprendertela».
«Presto, il più presto possibile. Prima ti salverò».
«E se non fossi il supereroe? Se fossi il cattivo?»











