“Trying”: Nikki e Jason alle prese con i figli nella terza stagione della serie

Brio e humor inglese nei nuovi otto episodi con protagonisti Rafe Spall ed Esther Smith

Una serie ideata da Andy Wolton. Con Rafe Spall, Esther Smith, Sian Brooke, Darren Boyd, Oliver Chris, Phil Davis. Comedy. Regno Unito. 2020-in produzione

 

Arriva oggi, venerdì 22 luglio, su Apple TV+ la terza stagione di “Trying”, una delle serie di maggior successo prodotte e trasmesse dalla piattaforma di video-streaming. Otto episodi, che usciranno, come di consueto, a cadenza settimanale, fino al finale del 2 settembre. 

La storia riprende dove si era interrotta nella seconda stagione. Il viaggio di Nikki (Smith) e Jason (Spall) nella lunga burocrazia delle adozioni è arrivato, finalmente, a conclusione e la coppia ha adesso due bambini, Princess e Tyler.

Inizia così l’avventura nella genitorialità, tra aspettative, talvolta deluse, e realtà. Ma se è vero il detto inglese che “ci vuole un villaggio per crescere un bambino”, la terza stagione di “Trying” dà anche ampio spazio alle storie dei familiari e degli amici di Nikki e Jason.

Vediamo così la cinica sorella di lei, Karen (Brooke), confrontarsi con inaspettati risvolti personali e professionali, mentre il marito, l’eclettico Scott (Boyd), cresce e matura. Ci sono poi i nonni, i genitori di Nikki e Jason, che agiscono come veri supereroi per aiutare i due protagonisti nella loro nuova vita da genitori.

Tutte le trame sono tenute insieme dall’ottima sceneggiatura di Andy Wolton, briosa e ricca di humour inglese, che intrattiene lo spettatore facendolo immergere sempre di più nella familiarità della vita di Nikki e Jason.

La recitazione, come sempre, è di alto livello, con i due attori protagonisti, Rafe Spall e Esther Smith, che dimostrano di aver sviluppato una chimica forse anche più intensa e matura di quella che avevano nelle precedenti stagioni.

Giunta al giro di boa, con informazioni incerte circa il suo futuro, “Trying” non delude e raccontare con brio, humour e sensibilità la sua storia. Una storia originale che cattura il cuore dello spettatore grazie anche alla facilità con cui ci si può identificare nei personaggi.

Nonostante il finale che è forse la parte meno verosimile di tutta la serie, la terza stagione ha sicuramente tante belle in cose in serbo per lo spettatore, che di venerdì in venerdì, per sette settimane, rimarrà davanti allo schermo, fedele a Nikki e Jason e alle loro rocambolesche vite di tutti i giorni.