di Sara Cappellini
Se per caso avete sul conto un paio di milioni di dollari – quattro, per essere precisi – e non sapete proprio come investirli da oggi c’è una possibilità in più. È in vendita infatti la villa dove Francis Scott Fitzgerald iniziò a scrivere il suo romanzo più famoso, “Il grande Gatsby”.
Si trova a Long Island, e lo scrittore e la moglie Zelda vi abitarono dall’ottobre 1922 all’aprile 1924.
La richiesta è di 3,9 milioni, un prezzo più che giustificato se si pensa alle dimensioni della casa, che ha sette stanze da letto e sei bagni, e soprattutto al suo grande valore letterario. Infatti, anche se all’epoca l’abitazione era molto più modesta (tant’è che Fitzgerald scriveva in un piccolo ufficio ricavato sopra il garage), è certo che la permanenza lì abbia ispirato allo scrittore l’opulenza e l’ospitalità degne di un moderno Trimalcione, tratti distintivi della figura di Jay Gatsby. La prossimità con ville enormi e appariscenti non deve aver guastato.
I coniugi Fitzgerald, tra le altre cose, erano anche famosi per organizzare feste sfrenate nella loro casa di Long Island. Si racconta che una cameriera li abbia trovati svenuti davanti al portone della villa, per i postumi di una sbronza colossale.
Che Francis Scott e Zelda sapessero divertirsi è certo, tanto che nella loro cucina era appeso questo cartello: “Ai visitatori è richiesto di non sfondare le porte in cerca di alcolici, anche quando sono stati autorizzati a farlo dai padroni di casa”.
Questi elementi vi accendono nella mente qualche lampadina? A quanto apre gli stravaganti party nella casa di Gatsby non sono del tutto inventati.
Una cosa è certa: la villa statunitense sta per fare felice qualcuno, molto probabilmente un miliardario. Per noi comuni mortali non resta che sognare – anche perché vendere tutti i nostri beni difficilmente servirebbe a mettere insieme la somma necessaria per acquistare l’immobile. Anche se ne varrebbe la pena, per poter respirare l’atmosfera che ha ispirato uno dei capolavori della letteratura mondiale.
Voi che ne pensate?