Con la conferenza di presentazione del programma possiamo davvero dire che è tutto pronto per la 37° edizione del Torino Film Festival (TFF), che animerà le giornate del capoluogo piemontese dal 22 al 30 novembre.
Ad aprire la kermesse, venerdì 22, sarà “Jojo Rabbit” di Taika Watiti, con Scarlett Johansson e Sam Rockwell, tratto dal romanzo “Il cielo in gabbia” di Christine Leunens, in uscita il 21 in Italia per SEM. La chiusura (sabato 30) è invece affidata a “Cena con delitto – Knives out” di Rian Johnson. Una bella commedia gialla, con un cast di stelle – Daniel Craig, Lee Curtis, Christopher Plummer, Toni Collette e Chris Evans tra gli altri.
La sezione competitiva Torino 37 comprende quindici film, inediti in Italia, tra opere prime, seconde e terze. Tra i titoli più interessanti “Il grande passo” di Antonio Padovan, regista di “Finché c’è prosecco c’è speranza”; “Now is everything” di Riccardo Spinotti e Valentina De Amicis, con Ray Nicholson (figlio di Jack), Anthony Hopkins, la Madeline Brewer di The Handmaid’s Tale e la modella Camille Rowe; “Pink wall”, debutto alla regia cinematografica di Tom Cullen (Downton Abbey, Knightfall).
Festa mobile si conferma sezione ricchissima, tra generi, miti, icone. Margot Robbie è una bellissima rapinatrice di banche che insieme a un giovane agricoltore sogna il Messico e si nasconde nell’America della Depressione, in “Dreamland” di Miles Joris-Peyrafitte. Ben Kingsley è un veterano del Mossad in un’ultima missione, affascinato dalla femme fatale Monica Bellucci, nello spionistico “Spider in the Web” di Eran Riklis. Ian McKellen, maturo truffatore e abile seduttore di anziane, irretisce la ricca vedova Helen Mirren, senza accorgersi che la signora è tutt’altro che sprovveduta, nel thriller “L’inganno perfetto” (The Good Liar) di Bill Condon.
Poi ci sono le storie di famiglia, agrodolci come “Magari” di Ginevra Elkann, educazione ai sentimenti di tre ragazzini di genitori divorziati in uno strambo Natale degli anni ’80, con Riccardo Scamarcio e Alba Rorwacher; e le storie di incontenibili vocazioni, come “Simple Women” di Chiara Malta, con protagonista Jasmine Trinca nel ruolo di una regista.
Brividi, risate, surrealismo, utopie e distopie, ma anche la voglia di raccontare squarci di umanità tormentata attraverso la griglia di un genere: After Hours 2019 propone diciassette film che spaziano tra linguaggi, stili, sensazioni ed emozioni.
E poi ci sono il consueto spazio dedicato ai documentari, TFFDoc; il concorso dedicato ai cortometraggi italiani inediti; lo speciale sul genere horror, con la notte a tema. Un programma davvero ricco (che potete trovare online in versione integrale) per nove giorni di grande cinema da vivere all’ombra rassicurante della Mole.