Il 23 novembre è un giorno particolare, per chi ama leggere. Ricorre infatti in questa data l’anniversario della morte di uno dei grandi narratori per l’infanzia, ma non solo, del Novecento: Roald Dahl.
Nato il 13 settembre 1916 a Llandaff, un sobborgo di Cardiff, da genitori norvegesi, Raold Dahl ebbe una vita quanto meno avventurosa. Una volta terminati gli studi decise di non iscriversi all’università e iniziò a lavorare per la Shell Petroleum Company, grazie alla quale poté viaggiare per lo sconfinato impero britannico (muovendosi soprattutto tra Kenya e Tanzania).
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, Dahl si arruolò nella Royal Air Force e ottenne il grado di tenente pilota in breve tempo, ma in seguito a un grave incidente fu prima confinato a terra, poi rispedito in Inghilterra, infine inviato all’ambasciata britannica a Washington, dove svolse lavoro di propaganda e spionaggio.
La carriera di scrittore per bambini, quella per cui è maggiormente ricordato, iniziò solo nel 1942. Non tutti sanno che Roald Dahl ha anche realizzato diverse sceneggiature per il cinema, tra cui quella per Agente 007 – Si vive solo due volte del 1967.
In occasione dei 25 anni dalla scomparsa del grande autore vi proponiamo i 10 romanzi più letti e amati della sua vasta produzione. Qual è il vostro preferito?
Matilde ha imparato a leggere a tre anni, e a quattro ha già divorato tutti i libri della biblioteca pubblica. Quando perciò comincia a frequentare la prima elementare si annoia talmente che l’intelligenza deve pur uscirle da qualche parte: così le esce dagli occhi. Gli occhi di Matilde diventano incandescenti e da essi si sprigiona un potere magico che l’avrà vinta sulla perfida direttrice Spezzindue. la quale per punire gli alunni si diverte a rinchiuderli in un armadio pieno di chiodi, lo Strozzatoio, o li usa per allenarsi al lancio del martello olimpionico. L’intelligenza e la cultura sembra dirci l’autore – sono le uniche armi che un debole può usare contro l’ottusità, la prepotenza e la cattiveria.
Sofia non sta sognando quando vede oltre la finestra la sagoma di un gigante avvolto in un lungo mantello nero. È l’Ora delle Ombre e una mano enorme la strappa dal letto e la trasporta nel Paese dei Giganti. Come la mangeranno, cruda, bollita o fritta? Per fortuna il Grande Gigante Gentile, il GGG, è vegetariano e mangia solo cetrionzoli; non come i suoi terribili colleghi, l’Inghiotticicciaviva o il Ciuccia-budella, che ogni notte s’ingozzano di popolli, cioè di esseri umani. Per fermarli, Sofia e il GGG inventano un piano straordinario, in cui sarà coinvolta nientemeno che la Regina d’Inghilterra.
Danny è un bambino orfano di madre che vive con il papà, meccanico di automobili, in un carrozzone di zingari. La povertà rende l’educazione di Danny essenziale, ma la sua vita non è affatto miserabile: un papà non certo in carriera può portare molti vantaggi, costruire giochi semplici ma fantastici, trascorrere tanto tempo con il figlio, condurlo in lunghe passeggiate e raccontargli storie fantastiche. Finchè non emerge un vizietto che trasporterà i protagonisti attraverso emozionanti avventure: al papà piace cacciare fagiani di frodo, soprattutto nel bosco del ricco e prepotente signor Hazell, proprietario della fabbrica di birra e di quasi tutti i terreni del paese, e desideroso di mettere le mani sul terreno del papà di Danny.
Un racconto inquietante che vi farà sapere chi sono le vere streghe. Non quelle delle fiabe, sempre scarmigliate e a cavallo di una scopa, ma quelle elegantissime, somiglianti a certe signore che probabilmente già conoscete. Come fare a individuarle? Bisogna stare attenti a chi porta sempre i guanti, a chi si gratta la testa, a chi si toglie le scarpe a punta sotto il tavolo e a chi ha i denti azzurrini, perché tutto ciò serve a nascondere gli artigli, i crani calvi, i piedi quadrati, la saliva blu mirtillo: tutti segni distintivi delle vere streghe. Sapendo questo potrete evitare di venir trasformati in topi.
In questa autobiografia, lo scrittore narra le sue avventure da quando era un bambino fino agli ultimi anni delle scuole superiori, ai quali fan seguito la sua partenza per l’Africa tramite una società petrolifera per la quale lavorava e la partecipazione alla Seconda guerra mondiale dopo essersi arruolato nella Royal Air Force (RAF).
Un bel giorno la fabbrica di cioccolato Wonka dirama un avviso: chi troverà i cinque biglietti d’oro nelle tavolette di cioccolato riceverà una provvista di dolciumi bastante per tutto il resto della sua vita e potrà visitare l’interno della fabbrica, mentre un solo fortunato tra i cinque ne diventerà il padrone.
Gli Sporcelli hanno un’indole malvagia e fanno scherzi orribili: come quando la signora Sporcelli mise il suo occhio di vetro nel boccale di birra del marito, per fargli sapere che lo teneva sempre sotto controllo! Fortunatamente, gli Sporcelli non sono inesauribili nelle loro trovate, e alla fine, sia pure in modo del tutto involontario, rimangono vittime della loro stessa cattiveria.
George ha una nonna insopportabile, che lo disgusta raccontandogli come sono buoni da mangiare vermi e scarafaggi, che scrocchiano così bene sotto i denti. Cosa può fare allora il povero George, se non preparare una magica medicina che le cambi un po’ il carattere, mescolando deodorante e polvere antipulci, antigelo e cera da scarpe? La nonna cambia, eccome! Non potete neanche lontanamente immaginare come cambia!
James, rimasto orfano dopo che i suoi genitori sono stati divorati da un rinoceronte inferocito scappato dallo zoo di Londra, vive con le perfide zie Spugna e Stecco che lo maltrattano. Ma l’imprevisto è in agguato e, grazie a un misterioso vecchietto e ad altri ancor più misteriosi cosini verdi, James si ritroverà coinvolto nel più sorprendente e incredibile dei viaggi.
Il grande ascensore di cristallo è il seguito della Fabbrica di cioccolato, ma anche un incredibile romanzo di fantascienza a sé stante, scatenato e sarcastico. Una presa in giro delle campagne pubblicitarie che sorgono intorno ai viaggi interplanetari, con Presidenti infantili devoti alla loro Tata e Alberghi Spaziali infestati da malefiche uova: i Cnidi Vermicolosi. E per ogni circostanza il signor Wonka, proprietario della fabbrica, ha una trovata, una battuta, una stupefacente soluzione: un po’ prestigiatore, un po’ clown, un po’ filosofo.