“The first”: una serie che mette Marte nel mirino ma si concentra sull’uomo

Sean Penn e Natascha McElhone protagonisti dei primi 8 episodi di un'avventura fantascientifica

di Alessandra Pappalardo

 

Una serie ideata da Beau Willimon. Con Sean Penn, Natascha McElhone, LisaGay Hamilton, Hannah Ware, James Ransone. Fantascienza. USA, Regno Unito. 2018-in produzione. 8 episodi

 

Ambientata in un futuro non molto distante, la serie “The First” immagina l’uomo alla conquista della frontiera dello spazio, ipotizzando vicende, retroscena e problematiche della prima missione con equipaggio su Marte.

Un tema che non è certo nuovo nella cinematografia, ma che viene affrontato qui in una chiave differente e con un’ottica pragmatica e intimista, priva di sensazionalismi.

Si ha da subito la sensazione che, almeno nella prima stagione, il pianeta rosso sia destinato a rimanere sullo sfondo, quasi come una chimera lontana, e che a voler essere messo in risalto sia il distacco che si può creare nei rapporti umani pur non essendoci una distanza fisica.

Le missioni spaziali sono realizzate da persone reali, con problemi a volte molto “terreni”, come quelli che si trova ad affrontare Tom Hagerty (Penn) con una figlia tossicodipendente e un lutto da elaborare.

“The first”, insomma, non decolla subito verso lo spazio che promette di esplorare, ma sceglie di scandagliare, prima, l’animo umano, quell’animo che, tra una battuta d’arresto e l’altra, non sembra volersi rassegnare, ma desidera spingersi oltre, verso l’ignoto.

Se questa scelta molto introspettiva, a tratti poetica, a tratti tendente al dramma, porterà i suoi frutti, è forse troppo presto per dirlo. Di sicuro Beau Willimon (House of Cards) non è l’ultimo arrivato e dispone di un cast di rilievo che vede, oltre al già citato Sean Penn, Natasha McElhone tra i protagonisti.

L’impressione è che, portando un pizzico di pazienza, la serie possa offrire, nel corso del tempo, il giusto pathos e centrare l’obiettivo Marte.