Un film di Harry Macqueen. Con Colin Firth, Stanley Tucci, James Dreyfus, Pippa Haywood,
Sarah Woodward, Tina Louise Owens. Drammatico, 93′. Regno Unito 2020
Sam e Tusker attraversano l’Inghilterra a bordo del loro vecchio camper per far visita ad amici e familiari e riscoprire luoghi significativi del loro passato. Da quando, due anni prima, a Tusker è stata diagnosticata una forma di demenza precoce, il tempo che possono passare insieme è la cosa più preziosa che hanno. La malattia e le incertezze sul futuro metteranno a dura prova il loro amore.
Colin Firth e Stanley Tucci protagonisti affiatata di un film emotivamente toccante e visivamente d’impatto, dove l’amore deve confrontarsi con la tragedia e la mortalità. La mia prima settimana di London Film Festival 2020 si è chiusa con “Supernova” di Harry Mcqueen.
Dopo vent’anni insieme, la vita di Sam (Firth) e Tusker (Tucci) viene sconvolta quando al secondo viene diagnosticata una forma di demenza precoce. Intenzionata a passare insieme la maggior quantità di tempo possibile, la coppia parte per un viaggio attraverso l’Inghilterra con il fidato camper, per far visita alle persone care e tornare in posti speciali del passato.
Ma mano a mano che le strada scorre sotto le ruote e che i due sono costretti a confrontarsi con la realtà terribile della loro situazione e con quello che riserverà loro il futuro, iniziano a emergere delle crepe nel loro rapporto…
Girato in gran parte nel Lake District, una delle regioni inglesi più belle dal punto di vista naturale, “Supernova” è sì un road movie, ma soprattutto dei sentimenti. Sam e Tusker si muovono attraverso paesaggi bellissimi, ma sono le loro emozioni e stati d’animo a venire davvero “attraversati” da questo viaggio.
Di primo acchito il film di Harry Macqueen, che torna dietro la macchina da presa dopo l’esordio del 2014 (Hinterland), potrebbe ricordare “Ella & John – The Leisure Seeker”, ma in realtà qui c’è più realismo e più misura, anche nel modo con cui viene ripresa la natura, ed è questo che piace e colpisce chi guarda.
Il Sam di Colin Firth è asciutto e reticente, molto inglese. Il Tusker di Stanley Tucci, invece, si inserisce nel solco di altri personaggi interpretati dall’attore in precedenza, è divertito e divertente, per questo vederlo in alcune scene vicino alle lacrime e con la voce rotta è ancora più commovente. Tra i due, comunque, c’è una bella sintonia.
Come andare avanti, dopo aver perso l’amore della propria vita? Alla fine il cuore della storia, come quello di molti altri film sullo stesso argomento, è tutto qui. “Supernova” non sembra dare una risposta precisa alla terribile domanda, ma Sam e Tusker restano ugualmente nel cuore dello spettatore.