Una serie ideata da Álex Pina, Esther Martínez Lobato. Con Verónica Sánchez, Miguel Ángel Silvestre, Asier Etxeandia, Lali Espósito, Yany Prado. Azione, drammatico. Spagna. 2021-in produzione
Coral, Wendy e Gina sono tre prostitute che decidono di cambiare vita e scappano dallo strip club per cui lavorano. Sulle loro tracce si mettono il loro ex protettore, Romeo, e i suoi scagnozzi, Moisés e Christian. In questa corsa frenetica, le tre donne dovranno affrontare mille pericoli. Il loro unico piano? Sopravvivere altri cinque minuti.
È difficile, almeno per il sottoscritto, inserire “Sky Rojo” – la nuova serie spagnola degli ideatori della “Casa di carta”, disponibile su Netflix – in un preciso genere televisivo. L’incertezza è legata al fatto che, vedendo il trailer, mi aspettavo qualcosa di diverso.
“Sky Rojo” è una visione travolgente, appassionante, divertente, al punto che ho divorato gli otto episodi (ognuno della durata di 25’, tranne l’ottavo di 31’) in una sola giornata.
L’impianto drammaturgico e lo stile registico sono volutamente tragicomici, e questo fa sì che si smorzino gli eccessi emotivi e si eviti soprattutto di generare una sensazione di cupezza e pesantezza visiva nello sviluppo della storia.
La serie – che avrà una seconda stagione di otto episodi – offre allo spettatore due diverse, originali e provocatorie prospettive sul mondo della prostituzione: quella delle donne e quella dei papponi. Da una parte c’è il racconto amaro di come povertà, disperazione o false illusioni portino alcune persone a vendere il proprio corpo.
Dall’altra il personaggio di Romeo (interpretato da un bravissimo Asier Etxeandia), amorale imprenditore del sesso che ha aperto il suo club sull’isola di Tenerife e che dà voce a riflessioni scomode ma incontestabili – come “I soldi veri si fanno ragionando con il c…o”.
Gli sceneggiatori, con bravura, hanno creato una contrapposizione commerciale prima ancora che morale ed esistenziale tra buoni e cattivi. I buoni sono, nello specifico, Coral, Gina e Wendy, tre donne che per motivi diversi si sono ritrovate “schiave” del club, private di diritti e dignità. Stanche di subire angherie e soprusi, tradite dalla vita, dagli uomini e dall’idea stessa di amore romantico decidono di reagire.
Verónica Sánchez, Yany Prado e Lali Espósito formano un trio davvero forte, intrepido, affiatato, credibile. La Esposito (che ricordiamo avere già apprezzato nel film “Acusada” alla Biennale di Venezia 2019), soprattutto, è esplosiva e carismatica, oltre che bella. Una vera rivelazione.
“Sky Rojo” è una serie che emoziona, diverte ma allo stesso tempo scuote, quando le tre protagoniste raccontano le violenze subite e come siano state costrette a distaccarsi quasi dal proprio corpo, per sopravvivere.
È una versione moderna, pulp, splatter e cruda di “Thelma e Louise”, con un pizzico di “Kill Bill” e risvolti da “Il Conte di Montecristo”, ma al femminile. Una guerra dei sessi politicamente scorretta, dove sparatorie, sesso e inseguimenti sono ben armonizzati. Una visione consigliata per tutti.