Un film di Richard Loncraine. Con Morgan Freeman, Diane Keaton, Carrie Preston, Cynthia Nixon, Claire van der Boom, Korey Jackson. Drammatico, 92′. USA, 2015
Ruth è un’insegnante in pensione, che non ha perso il gusto delle cose; Alex, suo marito, è un pittore maturo, che ha goduto di un discreto successo. Ruth e Alex sono innamorati come il primo giorno, di quarant’anni prima, quando varcarono avvinghiati la soglia del loro appartamentino di Brooklyn, allora considerato un quartiere periferico. Oggi che la zona è di moda, e la casa vale una fortuna, i coniugi Carver stanno pensando di venderla e ricominciare altrove. Affidano perciò la pratica alla nipote, un’agente immobiliare, e osservano il bizzarro mondo di possibili acquirenti invadere di colpo la loro tranquilla routine.
Rimanere sposati per quarant’anni, oggi, è davvero una sfida. Essere una longeva coppia e pure radical chic è un connubio che sa più di film che di vita reale. Ma proprio matrimonio, famiglia, casa sono le parole chiave per una vita normale e felice.
Nel film di Richard Loncraine, “Ruth & Alex – L’amore cerca casa”, i protagonisti sono felicemente sposati e vivono da anni a New York, nel quartiere di Brooklyn. L’età che avanza, però, mette i due davanti alla possibilità di cambiare casa, e ricominciare altrove.
Il matrimonio, qui, è ancora un atto d’amore, un viaggio che si è felici di aver intrapreso insieme e non un macigno da portare sulle spalle.
“Ruth & Alex” fotografa, in modo colorato e divertente, gli usi e i costumi dei newyorkesi, e sottolinea anche l’importanza che ancora riveste la casa, vista come focolare domestico.
La sceneggiatura è essenziale, semplice – anche troppo, se vogliamo. Manca un qualsiasi guizzo narrativo e la responsabilità della riuscita del progetto viene lasciata in gran parte alla verve dei due attori protagonisti, che dimostrando esperienza, talento e buona alchimia mettendo in scena una coppia di sposi credibili e affiati, ma non troppo melensi.
La regia è pulita, senza fronzoli, di taglio televisivo e nel complesso piacevole. Al centro dell’attenzione c’è senza dubbio la bellezza della città di New York, esaltata dalla fotografia ma penalizzata dal ritmo troppo blando e dall’assenza di pathos a cui accennavamo prima.
Menzione speciale per Cynthia Nixon, nel ruolo divertente, efficace e risuscito dell’agente immobiliare: è lei a regalare al pubblico le scene più comiche e frizzanti.
Il finale è gradevole, anche se scontato e troppo buonista. Lo spettatore esce dalla sala con la consapevolezza che sono i sentimenti a fare di un luogo una casa, e che il luogo dove sta il nostro cuore è quello dove potremo sentirci a nostro agio. Sempre.
Il biglietto d’acquistare per “Ruth & Alex – L’amore cerca casa” è:
Neanche regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.