“Romolo + Giuly”: ideatori e cast raccontano la nuova serie Fox

Un amore contrastato di matrice shakespeariana incontra una comicità pungente, forte e spudorata

di Massimo Vozza

 

È iniziata ieri, 17 settembre su Sky, l’avventura della nuova serie comedy targata Fox “Romolo + Giuly”, creata da Michele Bertini Malgarini (che cura anche la regia), Giulio Carrieri e Alessandro D’Ambrosi (interprete anche del protagonista), già creatori nel 2016 dell’omonimo cortometraggio pluripremiato.

Nella suggestiva location di Palazzo Brancaccio a Roma, i creatori, i produttori e il cast hanno presentato la serie.

“Il web ci ha premiato con il corto di partenza e ha fatto in modo che case di produzione come la Wilside s’incuriosissero al progetto e avviassero l’iter che ci ha portato a incontrare anche Fox – ha raccontato Michele Bertini Malagrini – Mi fa sempre ridere che fino a un anno fa eravamo un link su Vimeo e adesso siamo in prima serata”.

Giulio Carrieri torna ancora più indietro nel tempo e spiega cosa c’è alla base di “Romolo + Giuly”, il cuore del progetto.

“L’idea di scrivere una storia sulla differenza tra due zone di Roma l’avevo in testa da un po’, ma è diventata concreta quando un’amica che vive in via Cortina d’Ampezzo mi ha raccontato della sua relazione con un ragazzo della Garbatella e dei problemi che ne derivavano, che rendevano impossibile il loro amore”.

Storia vera di amore contrastato alla Romeo e Giulietta capitolini dei nostri giorni a parte, le ispirazioni per la sceneggiatura sono state tante, e differenti.

“Per noi era molto importante partire da una comicità che fosse pungente, forte e spudorata, che non si fermasse davanti al politicamente corretto – ha continuato l’ideatore, Giulio Carrieri. – Le ispirazioni sono state tante e varie, da “Chi ha incastrato Roger Rabbit?” ai Monty Python, punto di riferimento per il non sense e per la scelta di affrontare in una storia prevalentemente comica dei temi che sono politici e sociali. E poi i cartoni animati americani che hanno elevato la scorrettezza ad arte comica e a sguardo surreale e paradossale per raccontare una realtà”.

Malati di citazionismo, i creatori si sono anche divertiti a inserire vari riferimenti ad altre opere cinematografiche, e promettono che nei prossimi episodi ci saranno anche contaminazioni con i videogiochi “picchiaduro”.

“Ci siamo rifatti al cinema con il quale siamo cresciuti, degli anni ’80 e ’90, che comprende film come Indiana Jones, Guerre Stellari, Titanic e Romeo + Giulietta, che è il riferimento primario anche per l’ossatura della storia”.

I protagonisti della serie, Alessandro D’Ambrosi e Beatrice Arnera, hanno invece raccontato come sono riusciti a calarsi nella parte.

“Io in realtà sono piemontese – ha spiegato l’attrice – e solo ai provini ho scoperto di questa enorme differenza tra Roma Nord e Roma Sud. Alessandro è stato il mio coach di romano durante le riprese. La storia è, ovviamente, sulla falsa riga di quello che Shakespeare ha scritto ed è divertente proprio per questo”.

Alessandro, come il suo personaggio Romolo Montacchi, viene da Roma Sud ma è l’unico elemento che hanno in comune.

“Ci siamo focalizzati sul costruire un personaggio che fosse funzionale alla storia, quindi ho lasciato da parte l’idea che lo dovevo interpretare. Romolo è interessante perché è un cocciuto, caparbio e avventato esploratore. Quando conosce Giuly Copulati e la diversità, inizia a capire non solo cosa gli interessa ma anche se stesso”.

Tra tanti giovani attori interessanti nel cast ci sono anche nomi di spicco e di esperienza del nostro cinema. Tra loro sicuramente Michela Andreozzi, nel ruolo di Olimpia Copulati, madre snaturata di Giuly.

“Ha meno istinto materno di me – ha raccontato ridendo l’attrice – il che è tutto dire! Quando me l’hanno proposta ho avuto come un brividino perché una così cattiva non l’avevo mai interpretata. Il mio riferimento primario è stata Karen Walker di Will & Grace”.

Lidia Vitale, che invece interpreta Anna Montacchi, ha parlato di ciò che più l’ha colpita di questa esperienza.

“È stato veramente molto divertente. Questo gruppo eterogeneo di attori, il mix tra dramma shakespeariano e commedia, l’assurdo che facciamo e diciamo sono stati davvero uno stimolo interessante”.

E la sua controparte maschile, Federico Pacifici alias Arfio Montacchi, aggiunge: “Assomiglio al mio personaggio solo per la cialtroneria, ma mi piace interpretare altro da me”.

Francesco Pannofino (Edoardo Pederzoli nella comedy), alla seconda esperienza con Fox dopo “Boris”, augura un futuro simile a questa nuova serie. “Ha tutte le caratteristiche per avere lo stesso riscontro: c’è un’idea originale e un buonissimo cast di attori”.

Un sorprendente Giorgio Mastrota nel ruolo di se stesso, prende le distanze dalla sua personalità da villain nella serie. “Mio malgrado il personaggio è veramente cattivo ma non sono io. Il vero Mastrota vi assicuro è un bravo ragazzo”.