Ultimo giorno del RomaFictionFest all’insegna degli incontri. Dagli attori protagonisti di alcune produzione molto seguite a livello internazionale alla chiacchierata con Carrisi e Simenon sul nuovo progetto incentrato sulla figura di Maigret.
EVENTO SHONDALAND
Shonda Rhimes è la sceneggiatrice, regista e produttrice americana che ha dato vita ad alcune selle serie tv di maggiore successo degli ultimi anni, da “Grey’s anatomy” a “Le regole del delitto perfetto”.
L’incontro con gli attori di due delle sue produzioni di successo era molto atteso dai fan, che fin dalle prime ore del mattino hanno affollato il red carpet del Cinema Moderno per vedere e magare scattarsi un selfie con Charlie Weber (il Frank de “Le regole del delitto perfetto”) e Bellamy Young (Mellie di “Scandal”).
I due attori si sono concessi dapprima un bagno di folla per poi passare alle domande degli intervenuti all’incontro, desiderosi di conoscere meglio i loro beniamini e soprattutto il mondo di Shonda.
È stato un incontro ricco di spunti, piacevole e coinvolgente, con le due star della TV che hanno parlato a tutto tondo, spaziando dai loro personaggi al rapporto personale e professionale con la Rhimes e a come le due serie abbiano cambiato per sempre la loro vita.
È stata un’occasione unica per i fan per poter soddisfare le proprie curiosità, vedere dal vivo i propri idoli e soprattutto sentire più vicina la sceneggiatrice che da anni regala al pubblico serate intense e memorabili.
INCONTRO: SIMENON, CARRISI E MAIGRET
Se la mattina è stato il momento cult per i teledipendenti di ultima generazione, il pomeriggio è stato segnato dalla piacevole chiacchierata tra lo scrittore e sceneggiatore Donato Carrisi e John Simenon, figlio di Georges, papà del commissario Maigret.
L’incontro ha preceduto la proiezione di “Maigret Sets a Trap”, primo dei quattro film che compongono la nuova antologia di crime basata sui romanzi. Il protagonista questa volta ha il volto dell’attore inglese Rowan Atkinson.
Anche in questo caso il pubblico ha potuto scoprire aneddoti e curiosità sul grande Simenon dalla viva voce di chi lo ha conosciuto bene, il figlio.
Sollecitato da Carrisi, che ha ammesso l’importanza dei romanzi di Maigret per la sua attività di scrittore, John ha raccontato come il padre sia giunto a scrivere del commissario dopo aver maturato una certa esperienza e consapevolezza come scrittore con i primi romanzi e di aver proiettato sul personaggio molto dei suoi sogni e ambizioni.
“Georges Simenon – ha sottolineato invece Carrisi – a differenza di altri celebri scrittori che si sono sentiti oscurati dai loro personaggi al punto di diventarne tanto gelosi da ucciderli, come sir Arthur Conan Doyle con Sherlock Holmes, ha sempre avuto un rapporto pacifico con Maigret”.
John ha confermato, raccontando che il padre ha sempre avuto chiaro in mente come e quando scrivere di Maigret, iniziando le avventure del commissario in una prima fase della sua produzione per riprenderle poi, nella maturità.
Maigret è un personaggio letterario che ha sempre affascinato produttori e attori e questo ha fatto sì che sia stato protagonista di molte trasposizioni, sia per il grande che per il piccolo schermo.
Georges Simenon fu coinvolto con successo come sceneggiatore nei primi film, per poi distaccarsi da tale incarico avendo la serenità e consapevolezza di capire che, al di là della qualità dei singoli prodotti, Maigret avrebbe mantenuto il suo valore e i meriti del suo autore non sarebbero mai stati sminuiti.
MAIGRET SETS A TRAP
Alla fine dell’incontro lo spettatore, già soddisfatto per quanto ascoltato, è tornato indietro nel tempo fino agli anni ‘50 per il primo film della nuova serie.
A Parigi un serial killer sta terrorizzando il quartiere di Montmartre. Cinque donne sono state brutalmente uccise e le persone hanno paura di uscire dopo il tramonto. Anche i giornali sono pieni di speculazioni e l’ispettore capo, Jules Maigret, non ha ancora un indizio ed è messo sotto pressione dai suoi superiori e dal Ministro dell’Interno.
Maigret è deciso a trovare il colpevole. Supportato dai fidi collaboratori elabora una trappola per l’assassino, usando le agenti come esca…
Un film tv classico, lineare, garbato, costruito con un impianto drammaturgico asciutto, solido, che però riesce soprattutto nella seconda parta a catturare l’attenzione dello spettatore.
Rowan Atkinson è nel complesso un convincente Maigret e riesce a superare la difficile sfida di svincolarsi dal personaggio di Mr. Bean, grazie a un’interpretazione efficace, incisiva, in punta di piedi, valorizzando più l’aspetto psicologico che l’azione. Una recitazione esperta e di talento che non sfigura a confronto con quella dei precedenti interpreti.
Il resto del cast è altrettanto di valore e di sostanza e dà un deciso contribuito alla riuscita di una serie che sicuramente appassionerà gli amanti del genere e i numerosi fan di Maigret.