A partire da mercoledì 17 ottobre, per quattro prime serate su Rai 2, Marco Giallini torna a vestire i panni del sarcastico, maleducato e cinico vicequestore Rocco Schiavone, il personaggio nato dalla penna di Antonio Manzini, nella seconda stagione della serie omonima.
“Amo le sue ombre, il suo modo di essere indecifrabile – ha spiegato l’attore romano in conferenza stampa. – Questa volta verrà interrogato dai suoi superiori e conosceremo il suo passato, che nasconde ferite che possono sempre essere riaperte. In questa stagione c’è molta più Roma, conosceremo le radici di Rocco, il suo percorso. Ma poi rivedremo anche Aosta”.
La seconda stagione si apre in maniera interessante: per la prima volta si parla del passato del vicequestore, finora solo accennato, il momento esatto in cui la sua vita è cambiata. Schiavone torna con la mente a quel fatidico giorno del 2007, quando la moglie Marina viene uccisa al suo posto da un bandito.
Non mancano ovviamente i casi “di giornata”, quattro, intricati e avvincenti, che spaziano dall’omicidio al suicidio, dalle questioni di droga ai cadaveri difficili da identificare. Vedremo Rocco anche nell’insolito ruolo di padre – “adotterà” infatti l’inquilino del piano di sopra, Gabriele, un ragazzo di quindici anni lasciato spesso solo dalla madre.
A far da sfondo alle vicende di Schiavone e della sua squadra la tanto odiata Aosta, fredda e grigia ma che forse in questa seconda stagione sarà meno ostile al personaggio.
Nel cast, insieme a Marco Giallini, tornano Isabella Ragonese nel ruolo dell’amata e compianta Marina, Ernesto D’Argenio in quello di Italo Pierron, Claudia Vismara in quello di Caterina Rispoli. Furio, l’amico di Schiavone, ha il volto di Mirko Frezza, mentre Michela Gambino è interpretata da Lorenza Indovina.
