Andrea Tarabbia, con il romanzo “Madrigale senza suono” edito da Bollati Boringhieri, è il vincitore della 57° edizione del Premio Campiello, concorso di narrativa italiana contemporanea. La serata di premiazione si è tenuta ieri, 14 settembre, al teatro La Fenice di Venezia.
Al secondo posto si è classificato Giulio Cavalli con “Carnaio” (Fandango Libri), al terzo Paolo Colagrande con “La vita dispari” (Einaudi), al quarto Laura Pariani con “Il gioco di Santa Oca” (La Nave di Teseo) e al quinto posto Francesco Pecoraro con “Lo stradone” (Ponte alle Grazie).
“Sono estremamente emozionato e soddisfatto – ha dichiarato Andrea Tarabbia. – Dedico la vittoria a mio figlio, a mia moglie e alla bimba che stiamo aspettando. Io sono stato due volte nella cinquina finalista del Campiello, e in questi anni ho conosciuto tante persone che sono diventate anche amici con i quali ancora ci sentiamo. Per me il Campiello è stato poter entrare nella testa di persone che non conoscevo e condividere con loro un percorso.”
Nel corso della serata è stato annunciato anche il primo il vincitore del riconoscimento “Il Campiello per San Patrignano”: Kidane Grianti per la sua capacità di raccontare “con una scrittura fluida, efficace e una notevole abilità nel giocare con le immagini, una struggente vicenda di forzata separazione”. L’iniziativa ha coinvolto i ragazzi della Comunità di San Patrignano nella scrittura di un racconto a tema libero che è stato poi valutato dalla giuria del Campiello Giovani.
Durante la cerimonia sono stati premiati anche i vincitori degli altri riconoscimenti previsti dalla Fondazione Il Campiello: il vincitore della 24° edizione del Campiello Giovani, Matteo Porru con il racconto “Talismani”; l’Opera Prima, assegnata a Marco Lupo per il romanzo “Hamburg” (Il Saggiatore); il Premio Fondazione Il Campiello, il riconoscimento alla carriera, attribuito quest’anno a Isabella Bossi Fedrigotti.