Un film di Gianluca Grandinetti. Documentario, 41′. Italia 2019
Presentato in anteprima alla Festa del cinema di Roma e ora disponibile su Rai Play, “Negramaro. L’anima vista da qui” è il documentario di Gianluca Grandinetti che racconta gli ultimi tre anni di vita della band: dalla genesi dell’album “Amore che torni” ai tour fino alle soddisfazioni personali, come la nascita dei figli, e al delicato momento vissuto dal chitarrista Emanuele Spedicato.
Quarantuno minuti, un mediometraggio, per celebrare i quasi vent’anni di carriera del gruppo salentino e il “lato nascosto” del rock, fatto per loro di semplicità, amicizia, amore e famiglia.
“Negramaro. L’anima vista da qui” è un’opera abbastanza disomogenea, che vuole mostrare la genesi dell’ultimo, fortunato album, ma finisce invece per essere la somma piuttosto caotica di svariate componenti.
I racconti dei sei protagonisti si mescolano ai momenti musicali – sicuramente i più riusciti, quelli che i fan apprezzeranno di più -, il racconto sul lavoro svolto a digressioni anche piuttosto personali. I salti temporali non aiutano però Gianluca Grandinetti ad assemblare in maniera coesa il materiale, e finisce che certi temi vengono appena accennati quando invece avrebbero meritato uno sviluppo maggiore.
“Negramaro. L’anima vista da qui”, nonostante i limiti, permette di scoprire il percorso di maturazione della band attraverso un linguaggio che mescola parole, immagini e musica. Un documentario che piacerà ai fan, ma probabilmente non dirà molto a chi non conosce gli artisti.