“Money has four legs”: una sorprendente commedia cinefila

L'opera prima del regista birmano Maung Sun è acuta e pungente, provocatoria e tragicomica

Un film di Maung Sun. Con Khin Khin Hsu, Okkar Dat Khe, Ko Thu. Commedia, 98′. Myanmar 2021

Il giovane Wai Bhone, è alle prese con le difficoltà del suo film d’esordio. La situazione è complicata dalla censura, dalle pressioni dei produttori per il budget e dal casting. Con l’aiuto di amici e parenti, il regista dà il via alla produzione ma una costosa videocamera si rompe e per riparla, Wai Bhone comincia a pensare di rapinare una banca…

 

L‘amico e collega Roberto Sapienza, dall’alto della sua quasi decennale esperienza di eventi nostrani e internazionali, probabilmente avrebbe qualcosina da ridire sulla mia prossima affermazione – voglio premetterlo…

Ma a me, da inviata tutto sommato neofita, quello che piace di più dei Festival è la possibilità di scoprire registi, realtà e film che, normalmente, mai avrei preso in considerazione. Certo, sperimentare vuol dire anche rischiare e le sorprese possono essere sia positive che negative, ma a mio avviso il gioco vale la candela

Rientra tra le sorprese positive Maung Sun con la sua opera prima, presentata al BFI London Film Festival nella sezione “Create”, che celebra l’espressione artistica e l’entusiasmo del processo creativo.

“Money has four legs” è acuto e provocatorio, metacinematografico, capace di raccontare con l’arma dell’ironia il mondo del cinema birmano ma anche di assestare diverse stoccate a piaghe che affliggono il Paese come la corruzione e l’alcolismo. 

L’esordio dietro la macchina da presa di Wai Bhone non sta decisamente andando secondo i piani. Colpa di produttori che cercano di ridurre il budget il più possibile, delle imposizioni della censura e di una crew inaffidabile. Davanti a questa moltitudine di problemi economici, il giovane, disperato regista mette a punto una sorta di piano strampalato, con l’aiuto dell’inetto cognato…

I personaggi sono ben caratterizzati e sono quanto mai centrali nella storia. Potremmo dire che “Money has four legs” è prima di tutto uno studio sui suoi protagonisti, e dopo tutto il resto. La sceneggiatura è accattivante, ben bilanciata con il suo mix di azione, commedia e realismo sociale. E poi c’è l’ambientazione, la resa realistica della vita quotidiana in Myanmar (ex Birmania). 

Ricorrendo a una forte ironia Maung Sun, regista e sceneggiatore, trova il modo non solo di parlare della ricca storia del cinema del suo Paese (che festeggia quest’anno il centenario) e dei suoi problemi con la censura, ma anche di mettere in luce questioni di massimo rilievo come la corruzione e l’ineguaglianza sociale.

Ricordiamo che la situazione attuale del Myanmar è drammatica, dopo il colpo di Stato militare del 1° febbraio che ha rovesciato il Governo di Aung San Suu Kyi e (re)instaurato la dittatura. Il regista Maung Sun è fuggito dal Paese e risiede attualmente in Europa. Il produttore Ma Aeint è ancora detenuto dai militari. Questa tragicommedia è quanto mai attuale, capace di far ridere ma anche metterci a contatto con l’oscurità che attanaglia il mondo.