Un film di Nicolas Benamou. Con Christian Clavier, Benoît Poelvoorde, Thierry Lhermitte, Jérôme Commandeur. Commedia, 89′. Francia 2021
Saint-Tropez, agosto 1970. Come ogni anno, il miliardario Croissant e sua moglie Eliane invitano il meglio dello show-business nella loro sontuosa villa. Tra gli ospiti ci sono, tra gli altri, Carmen definita come “una specie di Jeanne Moreau spagnola”, un produttore cinematografico, una giovane attrice promettente che aspetta la chiamata di Alain Delon, un famoso cantante, uno scultore e un regista greco. Il sabotaggio dell’auto della coppia però rovina il clima di festa. Così Claude, pensando di essere vittima di un attentato, contatta il suo amico Jacques Chirac, segretario di stato al Ministero delle Finanze, per indagare sul caso. I migliori poliziotti di Parigi però non sono disponibili e l’unico ispettore libero è Botta, a cui manca qualche settimana per andare in pensione. Arrogante e incompetente, cercherà di risolvere il caso con i suoi metodi fuori dal comune.
Per chi fosse tentato dalla visione di “Mistero a Saint-Tropez” di Nicolas Benamou, uscito al cinema il 30 giugno, tre suggerimenti potrebbero rivelarsi essenziali…
Se avete amato la serie di film della Pantera Rosa di Blake Edwards, con protagonista l’inimitabile ispettore Clouseau interpretato da Peter Sellers, prendete un Malox prima dell’inizio della proiezione. Se invece siete fan di Diabolik, respiri profondi a profusione. E per finire, se avete letto i romanzi di Agatha Cristhie e apprezzato soprattutto il geniale intuito di Poirot… portate tanta pazienza.
Il regista Nicolas Benamou insieme con gli altri sceneggiatori ha attinto a piene mani a storie e personaggi di queste intramontabili saghe per dare vita alla loro sceneggiatura tra il grottesco e il demenziale, che però ha anche velleità artistiche.
“Mistero a Saint-Tropez” è un continuo rimando alle tematiche della Pantera Rosa, con i toni comici e surreali di Clouseu traslati sul commissario Jean Boullin, interpretato da un volenteroso Christian Clavier.
Una rivisitazione audace, ambienta nella cornice splendida della Saint-Tropez degli anni ‘70, che però difficilmente riscuoterà consensi tra gli appassionati di cinema. Il film risulta infatti una parodia forzata, basata su un intreccio caotico, che solo a tratti risulta divertente.
Andrà meglio allo spettatore neofita, che non avendo termini di paragone, potrebbe trovare la pellicola leggera e ironica, per quanto senza troppe pretese. Un film estivo, di pura evasione.