Una serie ideata da Francesca Manieri, Laura Paolucci, Tiziana Triana. Con Antonia Fotaras, Astrid Meloni, Nathan Macchioni, Giorgio Belli, Manuela Mandracchia.
Fantasy, drammatico. Italia. 2020-in produzione
Tratta dal romanzo “Luna nera – Le città perdute” di Tiziana Triana, che partecipa anche alla sceneggiatura, la serie è la terza produzione originale italiana Netflix che, questa volta, scommette su un genere poco praticato nel nostro Paese come il fantasy.
Si, “Luna nera” è davvero un fantasy con tutti gli elementi al loro posto, non ultimi gli effetti speciali, inseriti nel tessuto narrativo in modo fluido e convincente, a quello che la rende davvero speciale è il sotto-testo, il messaggio sottostante la storia. La magia viene usata per parlare di qualcosa di più profondo e oscuro, quella violenta misoginia che per secoli ha dato vita alla cosiddetta “caccia alle streghe“.
Siamo nella campagna laziale, nel XVII secolo. Ade (Fotaras), una levatrice di 16 anni, a seguito della morte di un neonato viene accusata di stregoneria. Costretta a scappare con il fratellino Valente, troverà rifugio presso una misteriosa comunità di donne, al limitare del bosco, e scoprirà un mondo fino a quel momento sconosciuto.
Diretto da Francesca Comencini (episodi 1-2), Susanna Nicchiarelli (episodi 3-4) e Paola Rendi (episodi 5-6), “Luna nera” è un fantasy che sa farsi teen drama, storia d’amore impossibile, romanzo di formazione. Ciò che sembra mancare – almeno nei primi due episodi – è l’approfondimento dei personaggi e quel ritmo narrativo accattivante a cui ci hanno abituato le serie internazionali.
La sceneggiatura mescola varie tematiche: la dicotomia tra magia e scienza, la paura del diverso, la possibilità di scoprire il proprio “talento” anche in maniera non convenzionale, la conoscenza ancestrale delle donne.
Un mondo, quello raccontato in “Luna nera”, che è al tempo stesso reale e magico e che diviene una metafora perfetta dei tempi che viviamo. Perché sono trascorsi i secoli, ma “la caccia alle streghe” non è mai terminata del tutto. Guardare a quello che succede nel mondo ancora oggi per credere.