Una graphic novel vivida ed emozionante, dove il colore gioca un ruolo di primo piano e i personaggi sembrano uscire letteralmente fuori dalla pagina. Una storia potente, con un’ambientazione distopica, pensata per lettori dai 10 anni in su ma che promette di colpire anche il pubblico dei “grandi”.
“La compagnia dei soli“ di Patrizia Rinaldi e Marco Paci, edita da Sinnos, è un’avventura a fumetti da non perdere, l’inizio di una grande saga, vincitrice nel 2017 del Premio Andersen.
In un lontano Medioevo, in un paese diviso tra regni violenti e territori selvaggi e impervi con eserciti e predoni che vengono dal mare, vulcani irrequieti, ci sono tre ragazzi, tre irregolari, tre ribelli.
Pier Remigio: gentile e sensibile, poco incline alla guerra e all’azione, ha la sfortuna di essere il figlio del più cattivo generale dell’esercito imperiale. Sara: bellissima e fortissima, vive sotto un vulcano, dopo esser scappata da una prigionia brutale. Ma con la sua forza incredibile (e la sua rabbia) non teme nessun nemico… Izio non è proprio un ragazzo, è un nano, intelligente e furbo. Dopo mille traversie, acrobazie e astuzie, Izio si trova a capo di un esercito di ragazzini.
“La compagnia dei soli” è una graphic novel completa e ben realizzata, dove scritto e immagine si sposano alla perfezione. I disegni di Marco Paci sono vividi, affilati, colpiscono anche per la scelta dell’illustratore di associare a ciascuno dei tre personaggi principali un colore dominante. Così la bella e forte Sara si sposa con il rosso e le sue sfumature infuocate, Izio l’accidente con il verde, il gentile Pier Remigio con il blu.
Visivamente è facile farsi coinvolgere dalle avventure di questi tre irregolari, di questi tre ribelli, che si muovono in un mondo duro, crudele, dove dominano la violenza, la guerra, il dolore. Un mondo che ricorda i reami più oscuri delle storie fantasy classiche, la Mordor del Signore degli anelli, ad esempio.
Ma se la storia funziona così bene, se per Sara, Izio e gli altri si finisce per sentire subito una forte simpatia, è anche merito della scrittura poetica ma affilata di Patrizia Rinaldi. I dialoghi sono pungenti, i personaggi sono perfettamente caratterizzati. Dalle parole e dalle descrizioni emergono tematiche delicatissime come la ribellione contro le ingiustizie, la famiglia, la lotta per la sopravvivenza.
“La compagnia dei soli” è una graphic novel incisiva e potente, con un solo difetto: si conclude troppo presto! Quando si arriva all’ultima pagina la voglia di sapere cos’è successo ai nostri eroi è davvero forte. Per fortuna è già uscito “Il regno dei disertori“.