“Le ragazze di Wall street”: quando la crisi genera truffatrici di alto bordo

Jennifer Lopez monopolizza l'attenzione nel film di Lorene Scafaria ispirato a una storia vera

Un film di Lorene Scafaria. Con Jennifer Lopez, Constance Wu, Lili Reinhart, Julia Stiles,  Madeline Brewer. Drammatico, 110′. USA 2019

Storia vera di un gruppo di lap dancer diventate rapinatrici, il film segue la formazione della banda a partire dall’ingresso nello strip club più quotato di Wall Street di Destiny, che presto diventa la protetta della “diva” Ramona. Travolte dalla crisi finanziaria del 2008, che dimezza drasticamente il numero dei clienti, alle donne viene un’idea: mettersi in proprio per adescare, drogare e derubare i ricchi con cui si accompagnano.

 

Basato su una storia vera, resa nota per la prima dalla rivista New York nel 2015, “Le ragazze di Wall street – Business i$ business” (Hustlers) di Lorene Scafaria racconta la vicenda di un gruppo di spogliarelliste che per reagire alla crisi del 2008 hanno messo in piedi una truffa ai danni dei ricchi clienti.

La narrazione dettagliata, l’uso di slow motion e zoom per esaltare alcuni momenti, la colonna sonora che mescola pop, rock e R&B, da Janet Jackson e Britney Spears a Bob Seger, sono solo alcuni degli elementi che la regista utilizza per mettere su il suo luccicante – per quanto non perfetto – spettacolo criminale.

Il film ruota intorno a Jennifer Lopez (potremmo definirlo Lopez-centrico), che ha bisogno di muoversi appena davanti alla telecamera per attirare la nostra attenzione. Gli outfit striminziti mettono in risalto la fisicità prorompente dell’attrice, che nel ruolo di Ramona mostra anche tutta la sua sicurezza.

Al di là della storia – che ricorda più la saga di Ocean’s che “The wolf of Wall Street” -, colpiscono le scelte di montaggio, molto equilibrate, e quelle sonore. A un certo punto Destiny (Wu) spegne bruscamente il dispositivo di registrazione della giornalista, interrompendo l’intervista e immergendo anche il film nel silenzio.

Ma oltre agli elementi tecnici ed estetici, Lorene Scafaria dimostra di essere una regista molto intelligente, che non guarda mai i suoi personaggi dall’alto in basso, e permette loro di essere anti-eroine rampanti piuttosto che eroine insipide.