“Las Niñas”: una storia di formazione che è anche ritratto di un Paese

Pilar Palomero racconta la Spagna dei primi anni '90, divisa tra tradizione e vento di novità

Un film di Pilar Palomero. Con  Natalia de Molina, Carlota Gurpegui, Andrea Fandos. Drammatico. Spagna 2020

Celia ha dodici anni e studia in una scuola femminile religiosa a Saragozza. Vive sola con la madre e del padre sa poco e nulla, solo che è morto prima che lei nascesse, o così le hanno detto. L’arrivo nella sua classe di una nuova compagna, Brisa, da Barcellona, inaugura una stagione di nuove scoperte e vecchi e nuovi turbamenti. Come la Spagna del 1992, e come molte ragazze cresciute in quegli anni, Celia è divisa tra un’infanzia votata all’obbedienza alla madre e ai dettami della religione e uno stile di vita più emancipato e apparentemente ribelle, ma anche più sincero.

 

Il film di Pilar Palomero “Las Niñas” ci porta nella Spagna dei primi anni ’90. La dodicenne Celia studia in una scuola di suore a Saragozza, e vive con la madre. Il suo mondo cambia drasticamente con l’arrivo in classe della nuova compagna Brisa, appena trasferitasi da Barcellona. L’amicizia che nascerà tra le due sarà decisiva per la giovane protagonista… 

La Palomero racconta con uno stile asciutto, essenziale, quasi documentaristico come l’Expo e poi le Olimpiadi del 1992 non solo siano stati uno straordinario volano economico per la Spagna, ma abbiano anche dato il via a una rivoluzione sociale e culturale che ha cambiato una generazione. E che ha coinvolto anche le scuole. 

Celia, nella sua ingenuità mista a una crescente curiosità, incarna il volto della Spagna che verrà, una Spagna pronta a emanciparsi dalla tradizione autoritaria e iper-cattolica del passato ma per certi versi ancora bloccata.

Il film affronta anche il tema della sessualità e dei cambiamenti fisici che ogni adolescente si trova ad affrontare, mettendo in evidenza come il tutto possa risultare molto pesante, se vissuto in ambito scolastico.

“Las Niñas” disegna un affresco credibile di una società divisa tra tradizione e modernità. A penalizzare la pellicola, però, è una certa ripetitività nella sceneggiatura e una certa lentezza nel ritmo.

Brillano le due giovani protagoniste: Andrea Fandos (Celia) e Zoe Arnao (Brisa). Le due attrici si muovono sulla scena con il piglio di consumate veterane, sfoderando un’intensità e una vis recitativa davvero inaspettate. La prima soprattutto si carica sulle spalle gran parte del peso del film, senza mostrare alcuna incertezza. Una performance degna di un premio. 

In qualche modo, a tutti è capitato di trovarsi nei panni di Celia. “Las Niñas” ci consente di ricordalo, con un sorriso malinconico.

 

Il biglietto da acquistare per “Las Niñas” è:
Neanche regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.