Intervista ad Anna Dalton, attrice e scrittrice per Garzanti

Dopo l'esordio nel 2018, è arrivato in libreria il secondo romanzo, "La ragazza con le parole in tasca"

Per molti il nome di Anna Dalton è legato al mondo del cinema, della tv e in generale della recitazione. Nata ad Arzignano, in provincia di Vicenza, nel 1986, si è formata, come attrice, a Roma e nel Regno Unito.

Protagonista di film e serie, sia italiane che internazionali, dal 2016 interpreta anche il personaggio di Cordelia Malcommes nella serie “L’allieva”, tratta dai romanzi di Alessia Gazzola, in onda su Rai 1.

Laureata in lettere e specializzata in editoria e scrittura all’università La Sapienza di Roma, ha sempre avuto il sogno nel cassetto di pubblicare un romanzo. E l’occasione è arrivata nel 2018, quando è uscito per GarzantiL’apprendista geniale“, il suo esordio.

L’aspirante giornalista Andrea è tornata di recente in libreria con il secondo capitolo della serie, La ragazza con le parole in tasca. Di questo, degli sviluppi futuri della storia e anche di tv abbiamo parlato con Anna Dalton nella nostra intervista.

 

Con il tuo esordio hai sorpreso in positivo addetti ai lavori e lettori. Il peso delle aspettative altrui si è fatto sentire più forte questa volta, in fase di scrittura, e poi a ridosso dell’uscita del libro?

Sono molto felice di come è stato accolto il primo libro e per questo ho messo nella scrittura del secondo altrettanta energia. Per me è stato semplice scrivere il seguito de “L’apprendista geniale” perché tutti i personaggi sono molto chiari nella mia testa e mi sono divertita a raccontare un altro pezzetto della loro vita. Il peso delle aspettative lo sentirò sicuramente quando i primi fedelissimi lettori mi daranno il loro parere su questo seguito!

Abbiamo conosciuto Andrea al suo primo anno al Longjoy College, decisa a seguire le orme materne e diventare una giornalista. Nel corso dell’anno passione e dedizione non sono venute meno ma il suo modo di essere è un po’ cambiato, grazie ai rapporti che ha instaurato. E adesso? Che Andrea ritroviamo all’inizio del secondo anno, dopo le vacanze estive?

Credo che a volte fare le cose lentamente equivalga a farle con maggiore attenzione e profondità. Andrea non è una che brucia le tappe, che vuole essere come i suoi coetanei. Lei ha il suo modo unico e singolare di vivere le cose e di dar loro importanza. All’inizio di questo secondo libro, ma soprattutto alla fine, la troveremo cambiata e cresciuta anche grazie a una new entry…

E la sua storia/non storia con Joker (uno degli elementi che nell’Apprendista geniale ho apprezzato di più, per come hai saputo gestirla in modo non banale né scontato)? Dobbiamo aspettarci delle sorprese?

Come ho accennato ci saranno molte sorprese perché la storia di Andrea e Joker non è una linea retta ma anzi, è molto frastagliata, piena di interruzioni e riprese. E a complicare le cose arriverà un nuovo studente del Longjoy!

L’ambientazione riveste un ruolo di primo piano nei tuoi due romanzi, non facendo semplicemente da accompagnamento alle vicende ma diventando molto spesso protagonista. Cosa ti ha spinto a scegliere Venezia? E il rapporto tra la città e Andrea è in evoluzione, libro dopo libro?

Venezia è sempre stato uno dei miei luoghi preferiti e ho pensato fosse l’ambientazione perfetta per una scuola così singolare. È un luogo di grande ricchezza storica e culturale e ho pensato che farla scoprire piano piano alla mia protagonista sarebbe stato un buon modo per farla scoprire pian piano anche ai lettori.

Prima dell’esordio nel 2018 con “L’apprendista geniale”, il pubblico ti conosceva in veste di attrice. In realtà hai alle spalle anche una formazione letteraria – laurea in lettere, specializzazione in editoria e scrittura alla Sapienza di Roma. Scrivere un romanzo – o più di uno – era da sempre nei tuoi progetti?

Era sicuramente una cosa a cui pensavo. Non sapevo quando, ma sapevo che prima o poi avrei scritto una storia. Dovevo solo aspettare di trovare quella giusta.

Quanto pensi che conti, per affermarsi nel campo della recitazione così come in quello della scrittura, seguire un percorso di studio o formazione serio? È ancora possibile, oggi, affermarsi soltanto grazie al famigerato talento oppure, proprio come per la protagonista dei tuoi romanzi, serve una scuola, un corso, per indirizzare le doti naturali?

Non c’è un’unica via, io credo nello studio e nella formazione tradizionale ma ha molto valore anche quella da autodidatta. L’importante è non smettere mai di leggere, impegnarsi e migliorarsi.

Nella serie tv “L’allieva”, tratta dai romanzi di Alessia Gazzola, che è stata rinnovata per una terza stagione, interpreti il personaggio di Cordelia Malcommes. Puoi anticiparci se ti vedremo anche nelle nuove puntate? Ma soprattutto, pensi che la storia di Andrea sarebbe adatta per diventare una serie tv? Ti piacerebbe?

“L’Allieva” tornerà e con lei anche Cordelia! Di questo sono molto felice, sono molto affezionata al mio personaggio e a tutto il gruppo di lavoro. Alessia Gazzola è riuscita a creare un mondo a cui è facile voler bene. Per quanto riguarda la storia di Andrea sarebbe un sogno vederla in tv!

Cosa dobbiamo aspettarci adesso da Andrea e da Anna Dalton? La serie de “L’apprendista geniale” si comporrà di tre romanzi, e quindi il prossimo sarà l’ultimo, oppure non escludi di poter proseguire anche quando i tre anni di scuola di giornalismo saranno conclusi?

Intanto vediamo di far laureare questa povera ragazza, e poi vedremo.