Il cosmetico ti fa bella, ma quanto conoscete i prodotti?

di Federica Zanoni (Kikka)

Nel nuovo appuntamento con la rubrica Pianeta benessere affrontiamo il tema dei cosmetici. Sono la gioia di quasi tutte le donne, e negli ultimi anni anche di molti uomini. Li acquistiamo, li cambiamo; ci accompagnano durante tutta la giornata, trovano posto nelle nostre borse, nelle nostre valige.

Oggi vogliamo però provare a conoscere meglio questi prodotti.

Prima di tutto ci sono informazioni che DEVONO sempre essere specificate sulle confezioni:

– il produttore o il distributore e la sede legale;
– il contenuto nominale;
– la data di durata minima. Se è maggiore di 30 mesi, troviamo l’indicazione di validità post apertura del prodotto, rappresentata dal simbolo è un barattolo con un numero e una M (12M significa 12 mesi di validità dopo l’apertura);
– le precauzioni di impiego;
– il lotto di fabbricazione;
– il paese di origine, per i prodotti non UE;
– la funzione del prodotto (es. ”crema idratante”);
– l’elenco degli ingredienti (anche solo nell’imballaggio esterno).

Vi ricordate quando nel primo articolo della nostra rubrica abbiamo parlato di come interpretare la lista degli ingredienti contenuti in un prodotto? Per i cosmetici vale la stessa regola: questi vengono indicati in ordine decrescente. Se ad esempio leggete: “aqua, cetearyl olivate, olea europaea oil unsaponifiables, …” significa che nel prodotto che avete tra le mani è presente più acqua che cetearyl olivate e così via.

Conoscete la chimica? Se la risposta è sì partite avvantaggiati nella sfida per capire i componenti del vostro cosmetico. A chi invece, come la sottoscritta, non ha conoscenze non resta che informarsi ricorrendo a testi specifici, siti internet dedicati, riviste. Questa operazione è necessaria per il nostro benessere, perché alcuni ingredienti sono da evitare. Un esempio? Il toluene-2.5-diamine può trovarsi nei solventi per unghie e nelle tinture per capelli. Di questo composto organico è stata accertata la tossicità.

La finalità dell’articolo non è certo quella di spaventarvi: vorrei darvi informazioni utili per far sì che in futuro le vostre scelte di acquisto siano più consapevoli (obiettivo di tutto rispetto, non trovate?). Ritengo quindi necessario parlarvi anche delle etichette che portano l’indicazione “altro”. Cercherò di farlo razionalmente, anche se non sarà facile perché questo argomento è molto importante per me e mi riporta indietro di anni – al tempo di iniziative, petizioni, manifestazioni, grandi emozioni ma anche momenti di sconforto e di dolore.

L’11 marzo 2013 è entrato in vigore in Europa il divieto totale di svolgere test sugli animali, almeno per quello che riguarda la sperimentazione degli ingredienti per prodotti cosmetici. I test in questione erano invasivi e dolorosi (io aggiungo anche inutili e crudeli) e terminavano con la morte dell’animale, generalmente (ho detto generalmente) conigli e roditori.

Quindi, direte voi, adesso è tutto a posto: c’è un divieto e quindi niente test. Su molti prodotti si trova la scritta “cruelty-free” e un simpatico coniglietto, che indicano come il prodotto non sia stato testato. E invece NO! Questa dicitura e il simbolo del coniglietto, di per sé, non significano nulla! Il problema, infatti, non è tanto il prodotto finito quanto i singoli ingredienti che compongono il prodotto. Le ditte realmente cruelty-free sono quelle che aderiscono allo “Standard Senza crudeltà” attraverso la certificazione ICEA (società indipendente di auditing) in accordo con la LAV (lega anti vivisezione), oppure mediante l’adesione allo stesso Standard dell’associazione inglese Naturewatch. Queste ditte non testano il prodotto finito, ma nemmeno gli ingredienti e non usano ingredienti testati dai produttori dopo l’anno di adesione a questa policy.


La cura del nostro corpo è importante, nessuno vuole negarlo. I prodotti cosmetici, quelli per l’igiene personale e i detersivi ci accompagnano, e spesso ci coccolano, nel corso di tutta la nostra vita. Prestiamo però attenzione a ciò che utilizziamo: agli ingredienti, alla composizione dei prodotto e a come sono stati realizzati. La bellezza senza crudeltà dovrebbe essere l’obiettivo di tutti.

A questo punto non ci resta che augurarvi buona selezione! E non perdete il prossimo appuntamento con Pianeta Benessere!