di Concetta Piro
La scomparsa di Paolo Villaggio, per quanto l’attore genovese fosse malato da tempo, ha colto tutti di sorpresa, forse perché ci si aspetta che certi “personaggi” non muoiano mai.
Conosciuto principalmente per il ruolo del ragioniere Ugo Fantozzi, nella sua lunga carriera ha lavorato con alcuni dei più grandi registi di tutti i tempi, tra cui Monicelli, Corbucci, Avati, Scola.
Nel nostro appuntamento con “I Fantastici 4”, la rubrica di consiglio di pellicole a tema, abbiamo quindi voluto omaggiare Paolo Villaggio proponendovi le sue quattro migliori interpretazioni senza considerare Fantozzi, leggenda già prima di esserlo.
LA VOCE DELLA LUNA di Federico Fellini (1989)
L’interpretazione del prefetto Gonnella, paranoico con la fissa del complotto, gli valse un David di Donatello come miglior attore. Un ruolo cucito magistralmente addosso all’attore ligure. Ultimo film diretto da Fellini, presentato fuori concorso al 43° Festival di Cannes.
LE COMICHE di Neri Parenti (1990)
L’accoppiata con Renato Pozzetto è irripetibile. Gag comiche a ogni sequenza e scene che resteranno negli annali della storia del cinema nostrano. Neri Parenti è riuscito a tirare fuori da Paolo Villaggio il meglio.
IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO di Lina Wertmuller (1992)
Il maestro Marco Tullio Sperelli viene trasferito per errore alla scuola di Arzano, nel napoletano. Tra povertà, bambini mandati a lavorare invece che a scuola e problemi con le famiglie, dovrà imparare a cavarsela. Tratto dal romanzo omonimo di Marcello D’Orta.
IL SEGRETO DEL BOSCO VECCHIO di Ermanno Olmi (1993)
Il colonnello Procolo è un uomo senza scrupoli, disposto a tutto, anche a sacrificare l’adorato nipote, pur di conquistare le terre in cui è compreso il Bosco Vecchio. Interpretazione magistrale di Villaggio e Nastro d’argento come miglior attore.