I tempi di lavorazione di una pellicola possono variare: a volte bastano poche settimane per arrivare al prodotto finito, altre servono mesi e mesi di “gestazione”. Può capitare per problemi pratici (come la mancanza di fondi) o artistici (le idee divergenti di regista e produzione).
Certo è che il pubblico, quando si siede in sala o sul divano di casa per gustare una pellicola, difficilmente pensa al duro – e talvolta lungo! – lavoro che c’è dietro.
E allora noi di Parole a Colori abbiamo voluto accendere l’occhio di bue proprio su questo punto. Nel nostro appuntamento con “I Fantastici 4”, la rubrica settimanale dedicata al consiglio di pellicole, ecco i 4 film con i tempi di lavorazione più lunghi di sempre.
BASSOPIANO
di Leni Riefenstah. Con Bernhard Minetti, Leni Riefenstahl, Aribert Wäscher, Karl Skraup, Maria Koppenhöfer Drammatico, 99′. Austria, Germania Ovest 1954
La regista iniziò a lavorare allo script del suo ultimo film nel 1934 e iniziò a girare nel 1940 ma, anche a causa della Seconda guerra mondiale, le riprese vennero interrotte diverse volte e si conclusero solo nel 1944. Al termine del conflitto “Bassopiano” (Tiefland) venne confiscato dalle autorità francesi. Quando Leni Riefenstah lo riebbe indietro, diversi anni dopo, mancavano ben quattro rulli. Servì un nuovo montaggio, e il film venne terminato nel 1954.
ERASERHEAD – LA MENTE CHE CANCELLA
di David Lynch. Con Jack Nance, Charlotte Stewart, Jean Lange, Judith Roberts, Jeanne Bates, Allen Joseph. Horror, 90′. USA 1977
Le riprese del film d’esordio di David Lynch, progettato dal regista americano durante gli studi, cominciarono nel 1972, ma vennero interrotte più volte a causa della mancanza di fondi. Ad un certo punto Lynch fu costretto a consegnare giornali pur di finanziare il progetto che vide la luce grazie anche all’aiuto di amici e parenti. Passarono comunque quattro anni prima di arrivare alla fase di post-produzione, e un altro anno, durante il quale il regista curò in modo maniacale gli effetti sonori, per completarlo.
BAD TASTE
di Peter Jackson. Con Peter O’Herne, Mike Minett, Peter Jackson, Pete O’Herne, Terry Potter, Craig Smith. Fantastico, 95′. Nuova Zelanda 1987
Il primo lungometraggio di Peter Jackson è stato completato in 4 anni. Il progetto a bassissimo budget, a cui il regista ha potuto lavorare solo nel weekend, lo vedeva impegnato in diversi ruoli – tra cui attore e truccatore. Verso la fine delle riprse arrivò il provvidenziale intervento della New Zealand Film Commission.
BOYHOOD
di Richard Linklater. Con Ethan Hawke, Patricia Arquette, Ellar Coltrane, Lorelei Linklater, Steven Chester Prince. Drammatico, 165′. USA 2014
In questo caso la lunga gestazione della pellicola è dovuta alla volontà del regista di girare nell’arco di 12 anni, per seguire il protagonista Mason dall’infanzia all’adolescenza. La sceneggiatura è stata sviluppata via via, intorno ai personaggi. Un film adorato dalla critica.