di Concetta Piro
Ci sono attori che vengono scelti spesso, quasi sempre, per ruoli secondari, ma talmente bravi che finiscono per eclissare gli stessi protagonisti, indipendentemente dal minutaggio che li vede impegnati.
Uno di questi comprimari di lusso, apprezzatissimo a Hollywood, è il newyorkese Steve Buscemi, che ha compiuto sessant’anni il 13 dicembre.
Nel nostro appuntamento di oggi con “I Fantastici 4”, la rubrica settimanale dedicata al consiglio di pellicole a tema, abbiamo scelto quattro delle sue migliori interpretazioni, in una carriera davvero ricca e variegata.
LE IENE
di Quentin Tarantino. Con Harvey Keitel, Steve Buscemi, Tim Roth, Michael Madsen, Chris Penn. Hard boiled, 105’. USA, 1992
Il Mister Pink interpretato da Buscemi, da personaggio di contorno, diventa il fulcro intorno al quale si svolge l’intera storia raccontata nell’opera prima di Quentin Tarantino. Il regista lo rivorrà anche successivamente nel cast di altre sue pellicole memorabili, tra cui spicca “Pulp fiction”.
FARGO
di Joel Coen, Ethan Coen. Con William H. Macy, Steve Buscemi, Frances McDormand, Peter Stormare, Kristin Rudrüd. Drammatico, 98’. USA, 1996
Quello con i fratelli Coen è un altro sodalizio importante nella carriera di Steve Buscemi. In “Fargo” l’attore interpreta il criminale Carl Showalter, regalando forse la sua migliore interpretazione di sempre.
IL GRANDE LEBOWSKI
di Joel Coen. Con Jeff Bridges, John Goodman, Julianne Moore, Steve Buscemi, David Huddleston. Commedia, 117′. USA, Gran Bretagna, 1997
Nel film di Joel Coen, Buscemi è Donny, uno dei migliori amici del protagonista, nella Los Angeles degli anni ’90. Il suo personaggio dà il là a una delle sequenze più memorabili della pellicola.
GHOST WORLD
di Terry Zwigoff. Con Thora Birch, Scarlett Johansson, Steve Buscemi, Brad Renfro, Illeana Douglas. Drammatico, 111′. USA, Gran Bretagna, 2001
Il ruolo del sensibile e sopra le righe Seymour, che perde la testa per Enid (Birch), vale a Buscemi l’unica nomination ai Golden Globe della sua carriera, prima dell’avvento della serie tv “Boardwalk Empire”. Profondo e malinconico.