di Concetta Piro
Nei nostri appuntamenti con “I Fantastici 4”, la rubrica di consiglio di pellicole a tema, ci siamo spesso concentrati sull’attualità, ricordando attori e registi.
Oggi abbiamo invece deciso di giocare un po’, concentrandoci su un anno. Non c’è un motivo preciso, ma nelle prossime settimane aspettatevi altri pezzi come questo. Perché c’è sempre qualcosa da scoprire.
Ecco quindi per voi i quattro film che hanno incassato di più al cinema in Italia nel 1984.
Ghostbusters di Ivan Reitman
Negli anni sono piovuti adattamenti e rivisitazioni (l’ultimo in ordine di tempo quello in chiave femminile del 2016), ma il primo capitolo, l’originale, resta il più amato e anche il film più visto del 1984. I dottori Venkman (Bill Murray), Stantz (Dan Aykroyd) e Spengler (Harold Ramis) insieme a Zeddemore (Ernie Hudson) inventori del mestiere di acchiappafantasmi, alle prese con gli spettri di New York City, sono tutt’oggi amati dai cinefili di tutto il mondo.
Non ci resta che piangere di Massimo Troisi e Roberto Benigni
Troisi e Benigni, registi e attori, spalla l’uno dell’altro e allo stesso tempo comprimari, portano al cinema uno dei film comici italiani per antonomasia. Il bidello Mario e l’insegnante Saverio dal 1984 si ritrovano alla fine del 1400, in un borgo toscano dove avvengono gli episodi più disparati. Un duo irripetibile e una comicità inimitabile, la pellicola è sempre stata di ispirazione per i comici di ogni generazione.
Indiana Jones e il tempio maledetto di Steven Spielberg
Sul podio dei film più visti del 1984 anche il secondo capitolo della saga con protagonista l’archeologo e avventuriero più famoso di tutti i tempi, interpretato da Harrison Ford. Ambientato tra le montagne tibetane e l’India, Indiana Jones dovrà vedersela questa volta con una misteriosa e terrificante setta che rapisce i bambini…
I due carabinieri di Carlo Verdone
La storia di due amici, Glauco (Montesano) e Marino (Verdone), che si ritrovano a fare i carabinieri, tra sogni, difficoltà e la fine di un amore non corrisposto. Insieme al regista romano sul set, Enrico Montesano e Massimo Boldi, nel ruolo di Adalberto. Per la critica non il miglior film di Verdone, ma il pubblico italiano lo premiò lo stesso in sala.