Quattro proposte per quattro serate all’insegna del grande cinema, tra storie di coraggio e indipendenza femminile e pellicole che evidenziano la brutalità e immoralità dell’essere umano.
Torna l’appuntamento con “I film tv della settimana – Il cinema visto dal divano di casa”, la rubrica che ogni sette giorni passa in rassegna la programmazione televisiva dal lunedì alla domenica per proporvi poi le pellicole e gli sceneggiati più interessanti.
Buona visione!
Lunedì 14 Novembre | Iris | 21.00 |
ELIZABETH – THE GOLDEN AGE
di Shekhar Kapur. Con Cate Blanchett, Clive Owen – Drammatico, 114′, 2007
Rigido. Epico. Orgoglioso.
Europa, XVI secolo. Elisabetta I si trova a dover fronteggiare la minaccia di Filippo II di Spagna, determinato a riportare il Cattolicesimo in Inghilterra. Oltre alle preoccupazioni di politica estera, la regina protestante deve fare i conti con il problema della successione al trono, dal momento che ha mantenuto fede al suo impegno di castità e quindi non ha eredi. A prendere il potere potrebbe essere la cugina cattolica Maria Stuarda, regina di Scozia, sostenuta da Filippo e dall’Inquisizione. Mentre Elisabetta si prepara alla guerra, arriva a corte l’avventuriero Sir Walter Raleigh, che riesce a far vacillare tutte le certezze della regina. “Elizabeth – The golden age” è un film che non va visto in senso storico, date le tante inesattezze, ma come forte romanzo al femminile. Oscar per i costumi.
Martedì 15 Novembre | Rete 4 | 21.15 |
JANE EYRE
di Franco Zeffirelli. Con Charlotte Gainsbourg, William Hurt – Drammatico, 110′, 1995
Indipendente. Mite. Romantico.
Inghilterra di fine Ottocento. Jane è un’orfana cresciuta in un tetro e rigido collegio. Diplomatasi col titolo di istitutrice, si trasferisce a Thomfield Hall, dove si occupa dell’istruzione della piccola Adele. Conosce così il tutore della bambina e proprietario della tenuta, Edward Rochester. Tra i due nasce l’amore, ma il giorno delle nozze emergerà un mistero legato all’uomo che porterà i due ad allontanarsi. “Jane Eyre” è tratto dall’omonimo romanzo di Charlotte Brontë a cui rimane fedele, soprattutto nel presentare il carattere della protagonista, che viene posta davanti al bivio tra sentimento e ragione. La dolcezza del finale è data proprio dalla scelta di Jane, che fa coincidere amore e razionalità.
Mercoledì 16 Novembre | Rai Movie | 21.20 | Prima tv |
LO SCIACALLO – THE NIGHTCRAWLER
di Dan Gilroy. Con Jake Gyllenhaal, Rene Russo – Thriller, 117′, 2014
Sadico. Ammaliante. Corruttibile.
Los Angeles dei giorni nostri. Louis è un giovane che vive di piccoli furti. Un giorno assiste a un incidente stradale e capisce che può fare soldi filmando scene cruente e vendendole poi ai network televisivi. Nella scalata al successo diventa sempre più abile, ma anche sempre più spietato, fino a intralciare delle indagini di polizia. Ne “Lo sciacallo” sembra non esistere morale. Il personaggio principale – prodotto della società moderna? – viene presentato per quello che è, senza condannare le sue azioni e senza necessità di un finale “giusto”. Rimane l’amara considerazione dello spettatore: dove siamo disposti ad arrivare per raggiungere ricchezza e popolarità?
Giovedì 17 Novembre | Iris | 21.00 |
GLI SPIETATI
di Clint Eastwood. Con Morgan Freeman, Clint Eastwood – Western, 122′, 1992
Feroce. Violento. Immorale.
Wyoming, fine Ottocento. Una prostituta viene sfregiata da un cowboy, mentre un suo amico cerca di fermarlo senza riuscirci. Lo sceriffo si rifiuta di arrestare i due e stabilisce il risarcimento nella donazione di cinque cavalli al gestore del bordello. Le altre donne, stanche dei soprusi, raccolgono i propri risparmi per mettere una taglia di mille dollari sulla testa dei colpevoli. Diversi pistoleri si mettono sulle tracce dei due uomini. Ma oltre che con la loro coscienza devono scontrarsi con lo sceriffo, che vuole far rispettare fermamente le sue decisioni. Il titolo sarebbe sufficiente da solo a spiegare il fulcro del film. “Gli spietati”, infatti, è un racconto brutale dove si crede venga fatta giustizia ma in realtà si rimane immobili davanti alla totale assenza di legge.