di Paola Calefato
Bentornati a tutti, amici lettori. Sono sempre io, Po, amante dei buoni libri e autrice del blog MyPo, che ogni inizio del mese vi tiene compagnia anche su Parole a Colori con i consigli di lettura.
Nella mia rubrica, tre titoli tutti da scoprire, tra case editrici indipendenti e grandi nomi del settore, bestseller del momento e capolavori nascosti.
Buona lettura!
Iniziamo da “Anima” di Wajdi Mouawad, edito da Fazi Editore. Un thriller che colpisce prima di tutto per la particolarità dei narratori/osservatori che filtrano la storia per il lettore. Qui, infatti, il punto di vista è quello degli animali.
Un delitto brutale, una caccia al serial killer che diventerà una ricerca della propria storia. Mouawad riscrive il limite oscuro dell’essere umano e mostra quel lato che nessuno ha avuto il coraggio di narrare con così tanta oscurità.
Consigliato a: sicuramente NON ai deboli di stomaco, ma a chi vuole una lettura coinvolgente e ricca di suspence.
Il secondo titolo per questo mese è “Augustus” di John Williams, pubblicato la prima volta nel 1972 ma riedito da Fazi in una nuova veste grafica. Al centro del romanzo, il principato di Ottaviano Augusto e i fasti e le ambizioni dell’antica Roma.
Cosa dire di John Williams? Se con “Stoner” ha conquistato i lettori di tutto il mondo grazie alla medietà, a una prosa semplice quanto intensa, con questo nuovo romanzo si consacra come l’autore della verità. Epistole, documenti, diari e invenzioni letterarie si intrecciano per rimandarci i profili interiori dei tanti attori dell’epoca, i loro dissidi, le loro debolezze: l’opportunismo di Cicerone, la libertà e l’ironia di Orazio, la saggezza di Marco Agrippa, la raffinata intelligenza di Mecenate, ma soprattutto l’inquietudine di Giulia, una donna profonda e moderna.
Consigliato a: chi ama il genere storico e chi vuole un romanzo scorrevole, leggero, ma comunque vero.
Terzo e ultimo titolo per questo mese, “Ciò che non siamo” di Sabrina Campolongo, edito da Paginauno. Cinque storie, frammenti di vite separate dal tempo, che compongono il ritratto di una famiglia.
Un intreccio che si apre con la perdita dell’innocenza del figlio, Vittorio, il cui ingresso nel mondo adulto è marcato dall’arrivo in famiglia di Lyuba dagli occhi di ghiaccio, che porta nel sangue il veleno di Chernobyl e di altre catastrofi. Con la scoperta della potenza incendiaria dell’amore arriva anche quella dell’insidiosità delle relazioni, dell’inganno che le intossica. Senza pretendere di dire tutta la verità sull’amore, un romanzo che, come una sonda calata nell’intimità di una famiglia, ne esplora le contraddizioni restituendone un quadro spietatamente lucido.
Consigliato a: chi ama il mondo dei sentimenti.
Per oggi è tutto con i “Consigli di Po”. Sul mio blog potete trovare recensioni e approfondimenti, su questi tre romanzi e molti altri.
Non dimenticate di farmi sapere cosa ne pensate di questi libri, e in generale delle vostre letture del mese. Ci sentiamo a novembre!