Complice la vita alquanto frenetica che conduco oltre Manica, con due bambini piccoli e un marito, non è sempre facile mantenere gli impegni presi. Ma quando si tratta di libri, cerco il più possibile di darmi da fare per non mancare agli appuntamenti. 

E quindi, come vi avevo anticipato a inizio mese, eccoci di nuovo qui con I consigli della Direttora a parlare di nuove uscite da non perdere in libreria. Perché maggio è veramente un periodo fantastico, per i lettori appassionati!

Se cercate un altro libro interessante – oppure tre – da leggere in questi 31 giorni che ci stanno portando a grandi passi verso l’estate, ecco i miei suggerimenti. Su Parole a Colori potrete trovare nelle prossime settimane anche le mie recensioni.

 

Apriamo la rassegna con l’attesissimo capitolo conclusivo della saga della famiglia Florio. L’INVERNO DEI LEONI di Stefania Auci, edito da Nord, sarà in libreria il 24 maggio e riprenderà il racconto dove lo abbiamo interrotto in “I leoni di Sicilia” (qui la mia recensione).

Hanno vinto, i Florio, i Leoni di Sicilia. Lontani sono i tempi della misera putìa al centro di Palermo, dei sacchi di spezie, di Paolo e di Ignazio, arrivati lì per sfuggire alla miseria, ricchi solo di determinazione. Adesso hanno palazzi e fabbriche, navi e tonnare, sete e gioielli. Adesso tutta la città li ammira, li onora e li teme. E il giovane Ignazio non teme nessuno. Il destino di Casa Florio è stato il suo destino fin dalla nascita, gli scorre nelle vene, lo spinge ad andare oltre la Sicilia, verso Roma e gli intrighi della politica, verso l’Europa e le sue corti, verso il dominio navale del Mediterraneo, verso l’acquisto dell’intero arcipelago delle Egadi. È un impero sfolgorante, quello di Ignazio, che però ha un cuore di ghiaccio. Perché per la gloria di Casa Florio lui ha dovuto rinunciare all’amore che avrebbe rovesciato il suo destino. E l’ombra di quell’amore non lo lascia mai, fino all’ultimo… Ha paura, invece, suo figlio Ignazziddu, che a poco più di vent’anni riceve in eredità tutto ciò suo padre ha costruito. Ha paura perché lui non vuole essere schiavo di un nome, sacrificare se stesso sull’altare della famiglia. Eppure ci prova, affrontando un mondo che cambia troppo rapidamente, agitato da forze nuove, violente e incontrollabili. Ci prova, ma capisce che non basta avere il sangue dei Florio per imporsi. Ci vuole qualcos’altro, qualcosa che avevano suo nonno e suo padre e che a lui manca. Ma dove, cosa, ha sbagliato?

Da leggere se… amate i romanzi storici, in primis, e in particolari quelli “italiani”. Se avete letto “I leoni di Sicilia” e volete conoscere il proseguo della storia. E anche se cercate un romanzo ben scritto, emozionante e coinvolgente – non l’ho ancora letto, ma visto il precedente, ve lo consiglio sulla parola. 

 

In occasione del decimo anniversario dall’uscita, torna il 20 maggio in libreria, in una nuova veste grafica, edita da Fazi, la TRILOGIA DELLA CHIMERA DI PRAGA di Laini Taylor. “La chimera di Praga”, “La città di sabbia” e “Sogni di mostri e divinità” vi aspettano, per fare il giro del mondo…

Karou ha diciassette anni, è una studentessa d’arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un’intrigante filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale. Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l’esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz’anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell’aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell’immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua “famiglia”, Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita.

Da leggere se… siete alla ricerca di un fantasy originale e raffinato – quello della Taylor mescola un amore contrastato alla Romeo e Giulietta con citazioni colte, rimandi alla tradizione mitologica del mondo classico, le atmosfere mistiche di Praga.

 

E chiudiamo con un altro atteso ritorno, sempre il 20 maggio, quello della dattilografa Anita e della Torino degli anni ’30, protagoniste di IL GRIDO DELLA ROSA di Alice Basso, edito da Garzanti. Qui trovate la recensione del primo libro della serie, “Il morso della vipera“. 

Torino, 1935. Mancano poche settimane all’uscita del nuovo numero della rivista di gialli «Saturnalia». Anita è intenta a dattilografare con grande attenzione: ormai ama il suo lavoro, e non solo perché Sebastiano Satta Ascona, che le detta la traduzione di racconti americani pieni di sparatorie e frasi a effetto, è vicino a lei. Molto vicino a lei. Alla sua scrivania Anita è ancora più concentrata del solito, ancora più immersa in quelle storie, perché questa volta le protagoniste sono donne: donne detective, belle e affascinanti, certo, ma soprattutto brave quanto i colleghi maschi. Ad Anita sembra un sogno. A lei, che mal sopporta le restrizioni del regime fascista. A lei, che ha rimandato il matrimonio per lavorare. A lei, che legge libri proibiti che parlano di indipendenza, libertà e uguaglianza. A lei, che sa che quello che accade tra le pagine non può accadere nella realtà. Nella realtà, ben poche sono le donne libere e che non hanno niente da temere: il regime si fregia di onorarle, di proteggere persino ragazze madri e prostitute, ma basta poco per accorgersi che a contare veramente sono sempre e solo i maschi, siano uomini adulti o bambini, futuri soldati dell’Impero. E così, quando Gioia, una ragazza madre, viene trovata morta presso la villa dei genitori affidatari di suo figlio, per tutti si tratta solo di un incidente: se l’è andata a cercare, stava di sicuro tentando di entrare di nascosto. Anita non conosce Gioia, ma non importa: come per le sue investigatrici, basta un indizio ad accendere la sua intuizione. Deve capire cosa è successo veramente a Gioia, anche a costo di ficcare il naso in ambienti nei quali una brava ragazza e futura sposa non metterebbe mai piede. Perché la giustizia può nascondersi nei luoghi più impensabili: persino fra le pagine di un libro.

Da leggere se… volete respirare un’aria fresca e “nuova”. Lo stile e l’ironia di Alice Basso non vi deluderanno. 

 

E per oggi, e per il mese di maggio, è veramente tutto. Fatemi sapere nei commenti o sui social delle vostre letture di maggio – se ci sono romanzi che aspettate con impazienza, se avete avuto sorprese o delusioni. Con I Consigli della Direttora ci vediamo a inizio giugno.