Una miniserie diretta da Gianluca Maria Tavarelli. Con Greta Scarano, Simone Liberati, Claudia Pandolfi, Federico Ielapi, Silvia Gallerano. Drammatico. Italia 2021
C’eravamo tanto amati – per riprendere il titolo di un celebre film del 1974 diretto da Ettore Scola… Ma il sentimento, una volta che finisce, cosa lascia dietro di sé? È possibile odiarsi con la stessa intensità con cui, in passato, ci si è amati?
Prova a rispondere a queste e altre domande con onestà e coraggio “Chiamami ancora amore”, la miniserie in sei episodi scritta con abilità da Giacomo Bendotti e interpretata da Greta Scarano e Simone Liberati, per la regia di Gianluca Maria Tavarelli. Tre prime serate su Rai1 a partire dal 3 maggio – dopo l’anteprima su RaiPlay del 26 aprile.
Anna (Scarano) ed Enrico (Liberati), dopo undici anni di matrimonio e un figlio, Pietro, si separano. La loro separazione diventa ben presto una guerra distruttiva, col risultato che i servizi sociali sono costretti a intervenire per valutare la loro capacità genitoriale.
Un racconto costruito in modo magistrale, come un’indagine nel passato di questa coppia “normale” che è andata in pezzi. Dal primo sguardo alle difficoltà a cui i due coniugi sono andati incontro con la nascita del figlio, spetta all’assistente sociale Rosa (Pandolfi) ricostruire la storia di Anna ed Enrico, e incarnare il punto di vista del pubblico.
Com’è possibile che una coppia che è stata così complice e affiatata non riesca a risparmiarsi umiliazioni e vendette? Come può un amore così grande sfociare in un odio tanto cieco?
La forza di “Chiamami ancora amore” sta nella veridicità della vita che racconta, nella semplicità con cui la macchina da presa, quasi sempre a mano, segue i personaggi, e nel cast, davvero strepitoso. Una serie ben fatto, che riesce a catalizzare l’attenzione e a creare la sensazione di essere immersi nella vita dei protagonisti che poi, a ben vedere, potrebbe essere la nostra.