“Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli”: un giallo da ridere
Il primo romanzo della serie crime-ironica di Chiara Moscardelli, "Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli", edito da Giunti, si inserisce a pieno titolo...
“Una principessa in fuga”: ironia e satira nel libro della Von Arnim
Se c'è una cosa che apprezzo in modo particolare dei libri di Elizabeth Von Arnim - e che torna puntualmente anche in "Una principessa...
“Per lanciarsi dalle stelle”: sulle paure e il coraggio di superarle
Il nuovo romanzo di Chiara Parenti, “Per lanciarsi dalle stelle”, edito da Garzanti, è una storia di amicizia ricca di emozioni, che tocca letteralmente...
“It”: quando la madre di tutti gli incubi ha le sembianze di un clown
di Paola Calefato
Uno dei romanzi horror più famosi del secondo Novecento, pubblicato nel 1986 e da quel momento fonte di incubi ricorrenti per milioni...
“Palermo connection”: l’esordio di una serie che fa del realismo l’arma in più
Quello che colpisce di "Palermo connection" di Petra Reski, edito da Fazi editore, è soprattutto il forte realismo. Un realismo che avvicina questo romanzo,...
“Il ladro gentiluomo”: resa dei conti per Alice Allevi
Probabilmente uno dei libri della serie dell’Allieva che ho apprezzato di più. Alessia Gazzola con “Il ladro gentiluomo”, edito da Longanesi, a mio avviso...
“Figlie di una nuova era”: quattro donne, un secolo di storia
Per gli amanti delle saghe familiari incrociate e del romanzo storico, per chi ha divorato i cinque libri dei Cazalet ma anche la Century...
“La ragazza del convenience store”: quando la normalità è il vero universo parallelo
Non servono ambientazioni fantascientifiche o personaggi fuori dal comune, per trasmettere inquietudine e ansia al lettore. Un grande autore – e la Murata Sayaka...
“Riunione di classe”: Rona Jeffe e il racconto della vita “made in USA”
Se in "Il meglio della vita" Rona Jaffe aveva raccontato la vita lavorativa e sentimentale di alcune giovani donne nella New York degli anni...
“Un incantevole aprile”: un romanzo brillante, frizzante e moderno
«Elizabeth von Arnim scrisse il libro nel 1921, all’età di cinquantacinque anni. E leggendo un romanzo così gradevole e fresco si tende a dimenticare...