Cannes: Palma d’oro a Justine Triet per “Anatomia di una caduta”

Grand Prix all'inglese Jonathan Glazer. Niente di fatto per i tre italiani in lizza nel Concorso

Cala il sipario sulla 76° edizione del Festival di Cannes, contraddistinta da un quasi completo ritorno alla normalità dopo le restrizioni imposte dalla pandemia. Cala il sipario, come di consueto, con la consegna dei premi.

La giuria presieduta dal regista svedese Ruben Östlund – vincitore lo scorso anno del massimo riconoscimento sulla Croisette con il suo “Triangle of sadness” – ha deciso di premiare con la Palma d’oro “Anatomia di una caduta” di Justine Triet (qui la recensione).

“È il riconoscimento a un tipo di cinema capace di appassionare il pubblico, di restare nella memoria, di parlare un linguaggio che tutti capiscono, il tipo di cinema che cercavamo” ha dichiarato Östlund a premiazione conclusa. 

Rispettati quindi i pronostici della vigilia, che volevano la corsa per la Palma d’oro giocarsi tra due contendenti, la Triet, appunto, e l’inglese Jonathan Glazer con “The zone of interest”, che si è dovuto accontentare, si fa per dire, del Grand Prix.  

Niente di fatto, invece, per l’Italia, che quest’anno schierava nel concorso ufficiale ben tre pellicole: “Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti (qui la recensione), “Rapito” di Marco Bellocchio e “La chimera” di Alice Rohrwacher (qui la recensione). 

A seguire tutti i premi assegnati nel Concorso Principale: 

  • Palma d’oro – ANATOMY OF A FALL di Justine TRIET
  • Grand Prix – THE ZONE OF INTEREST di Jonathan GLAZER
  • Premio per la miglior regia – TRÂN ANH Hùng per THE POT-AU-FEU
  • Premio della Giuria – FALLEN LEAVES di Aki KAURISMÄKI
  • Premio per la Miglior Sceneggiatura – SAKAMOTO Yuji per MONSTER di KORE-EDA Hirokazu
  • Miglior interpretazione femminile – Merve DIZDAR in ABOUT DRY GRASSES di Nuri Bilge CEYLAN
  • Miglior interpretazione maschile – Kōji YAKUSHO in PERFECT DAYS di Wim WENDERS