Un film di Scott Cooper. Con Keri Russell, Jesse Plemons, Jeremy T. Thomas, Graham Greene, Scott Haze. Horror, 99′. USA 2021
Julia Meadows è tornata ad abitare nella cittadina dell’Oregon di cui è originaria dopo la morte del padre, dai cui abusi era fuggita. Vive nella casa di famiglia assieme al fratello Paul, che è diventato lo sceriffo locale e la accoglie con sentimenti contrastanti. Julia insegna nella scuola della cittadina ed è colpita dalla situazione del piccolo Lucas, un suo alunno, vessato dai bulli della classe e segnato da una condizione familiare precaria. Lucas infatti, orfano di madre, vive con il fratellino Aiden e con il padre Frank, tossicodipendente e spacciatore. Quello che Julia non sa è che la situazione di Lucas è assai più complicata: il padre si è trasformato in qualcosa di mostruoso e vive confinato in una stanza chiusa dall’esterno insieme ad Aiden, anche lui colpito da una strana malattia.
Basato sul racconto di Nick Antosca “The Quiet Boy”, sceneggiato da Antosca stesso, C. Henry Chaisson e dal regista Scott Cooper e prodotto dal premio Oscar Guillermo del Toro, “Antlers – Spirito insaziabile” è un horror che indaga la perdita dell’innocenza di fronte alla corruzione degli adulti e all’influenza soprannaturale malefica.
Ambientato nell’Oregon rurale, il film ci porta nella cittadina di Cispus Falls. Julia Meadows (Russell), dopo essere fuggita da ragazza dagli abusi del padre, è tornata a casa e insegna nella scuola locale. Cercherà di dare un senso alla sua esistenza travagliata provando a salvare uno dei suoi studenti, Lucas (Thomas), che nasconde un terribile e inquietante segreto…
Cooper e i suoi co-sceneggiatori sono molto interessati a studiare l’ambiente in cui vivono i protagonisti del film, questa cittadina rurale all’apparenza tranquilla ma non scevra di “scheletri nell’armadio” – anche prima che il soprannaturale e il maligno la invadano.
Suggestivo e inquietante, “Antlers – Spirito insaziabile” è illuminato dalla fotografia di Florian Hoffmeister che evoca un senso di desolazione e di angoscia con paesaggi oscuri, autunnali, pervasi di nebbia e solo occasionalmente rischiarati dal fuoco o dalle luci delle volanti della polizia. Le musiche del compositore Javier Navarrete, poi, accentuano gli effetti visivi.
Scott Cooper, alla sua prima prova con l’horror, decide di utilizzare il Wendigo, spirito mostruoso del folclore dei nativi americani, già visto più volte al cinema, ma non oggetto di uno sfruttamento intensivo. Il risultato finale non è particolarmente innovativo, ma sicuramente forte dal punto di vista visivo (tra pozze di sangue, corpi sviscerati, mucchi di carne) e capace di far sobbalzare più volte sulla poltroncina. Un titolo perfetto per la settimana di Halloween.