7 motivi per non aver paura di “sporcare” un libro

libri orologioI lettori appassionati si distinguono sotto molti aspetti: per il genere e il formato preferito, per il luogo dove amano leggere, per le modalità di acquisto. Anche su come prendersi cura degli adorati libri le idee sono discordanti: c’è chi riserva loro il trattamento destinato alle reliquie e chi invece esprime il proprio affetto praticamente, quasi facendoli a pezzi.

Fate parte del primo gruppo – di quelli che tolgono le sopra-copertine per non rovinarle, usano segnalibri per non piegare le pagine, non scriverebbero una nota a penna su un libro nemmeno se ne andasse della loro vita? Oppure del secondo? Non si può negare che la bellezza dei libri sia la loro fisicità, il loro essere maneggiabili, e che una lettura vissuta possa avere il suo perché. Infondo, anche se una cover è splendida, quello che conta in un romanzo sono le parole scritte al suo interno. Giusto?

Riprendendo un pezzo di Bustle, passiamo in rassegna 7 motivi per non aver paura di sporcare… le pagine! Di dimostrare il proprio affetto ai romanzi tirandoli fuori dalla libreria, e rendendoli parte integrante della vostra vita.

 

1. Perché quando rileggerete un libro – che sia dopo sei mesi o sei anni – sarà bello ricordare quello che pensavate un tempo
I grandi libri si contraddistinguono per il numero di pensieri e riflessioni che fanno nascere in chi legge. E uno dei modi più semplici per annotare questi pensieri è scriverli direttamente sui margini della pagine. Un modo per ritrovare il voi di 2 o 10 anni  prima. Semplicemente leggendo queste annotazioni.

2. Perché non si può vivere senza avere sempre un libro con sé
Ogni book-lover che si rispetti sfrutta ogni ritaglio di tempo, anche minimo, per leggere. In autobus, al tavolo di un bar aspettando un amico, in fila dal medico. E questo significa riuscire a far entrare il libro che state leggendo nella borsa o nello zaino, poco importa se lo spazio non è molto e se correrete il rischio di rovinare la costola del romanzo o spiegazzare le pagine. Il terrore di restare senza qualcosa da leggere è anche il motivo per cui i vostri libri potrebbero essere pieni di sabbia, unti, oppure bagnati. Portare sempre con sé un libro espone il medesimo alle intemperie e ai pericoli della vita di tutti i giorni…

libri colorati, copertine3. Perché qualche volta i libri ci confondono
Può succedere, leggendo, d’imbattersi in una parola sconosciuta, in un passaggio scritto in un’altra lingua, in qualcosa che non ci sia molto chiaro. Quando succede, possono venirci in soccorso le note a piè di pagina o finali (se ci sono) oppure una ricerca su Google. Ma per far sì che alla prossima lettura il problema non si ripresenti, annotarsi qualcosa sulla pagina è l’opzione migliore. Appuntarsi qualche parole, oppure il significato di un termine, è il modo migliore per ricordarlo.

4. Perché fare le orecchie alla pagine è utile
I segnalibro sono come i calzini in una lavanderia a gettoni: si perdono continuamente! Quando succede, che altra scelta avete se non piegare l’angolo della pagina? È il modo più semplice per segnare il punto a cui si è arrivati, e chiaramente anche il più economico. E anche se il vostro segnalibro non è sparito nel nulla, le orecchie sono un ottimo modo per ricordarvi dei passaggi che avete apprezzato particolarmente, e magari rileggerli in un secondo momento.

5. Perché quando un libro vi piace davvero… volete che tutti lo conoscano
Capita spesso che, una volta finito un bel libro, si abbia voglia di parlarne con chiunque lo abbia letto a sua volta. E se non si riesce a trovare un amico che corrisponda alla descrizione, nessun problema! Basta prestargli il romanzo in questione. Per quanto possa non sembrare, scambiarsi libri può essere uno dei piaceri di un rapporto. E’ un modo per coinvolgere l’altro, per renderlo partecipe dei propri gusti e dei propri pensieri. Chiaramente quando si decide di prestare un libro si deve mettere in conto la possibilità che questo non torni nello stato in cui noi lo abbiamo dato – sempre ammesso che ritorni. Ma sono le regole del gioco! Non dovete prendere le eventuali annotazioni come offese personali, ma come un arricchimento. Un qualcosa in più.

6. Perché qualche volta, semplicemente, la vostra libreria non basta
Non tutti hanno la fortuna di avere una biblioteca alla Belle e la Bestia, nel loro appartamento. Molto spesso, quello che abbiamo sono alcuni scaffali, semplicemente troppo piccoli per contenere tutti i libri. Per questo, non c’è altra scelta che fare pile di romanzi per terra, sulla scrivania, ovunque… a rischio di venire urtati e cadere, di riempirsi di polvere, di venir mangiucchiati dal cane.

7. Perché i libri vissuti sono i migliori
I libri usati sono vantaggiosi sotto molti punti di vista. Sono poco costosi, hanno un minor impatto sull’ambiente e sono unici – magari per le annotazioni che potete trovare tra le loro pagine o per le copertine vintage. I migliori libri usati sono come capsule del tempo, portano con loro le tracce del proprietari precedenti.


 

Cosa ci dite, amici lettori? Siete dei puristi che non vedono di buon occhio orecchie alle pagine e annotazioni sui margini, oppure anche per voi un libro vissuto è un libro più bello? E come fate vivere i vostri romanzi – personalizzandoli, portandoli con voi, prestandoli? Raccontateci tutti!