Purtroppo, come avevo immaginato, l’inizio del master ha portato a una drastica riduzione del tempo dedicato alla lettura. Tra lezioni, laboratori, articoli da scrivere, servizi, collaborazioni e quant’altro, a novembre lo score dei libri letti si è fermato a una tristissima quota 2 (2 e mezzo, se consideriamo anche Il buio oltre la siepe, che ho in lettura da qualche giorno). Visto come stanno le cose, fare programmi e liste è quanto mai utopico. Questo mese, insomma, mi limiterò a riproporre i titoli che avrei dovuto leggere nei due mesi passati. Se poi le vacanze porteranno tempo libero e possibilità vi farò sapere. Incrociamo le dita.
Una principessa per due re, Philippa Gregory – Questo libro è nella mia casetta da oltre un mese, ma non sono ancora stata dell’umore adatto per leggerlo. Ultimamente, invece, mi attira come una calamita… Sotto a chi tocca!
Inghilterra, 1485. Quando Enrico Tudor raccoglie la corona d’Inghilterra dal fango della battaglia di Bosworth, sa che l’unico modo per unificare un regno da quasi vent’anni diviso dalla guerra è sposare la principessa della casata nemica, Elisabetta di York. Ma lei è ancora innamorata del defunto sovrano, Riccardo III, e mezza Inghilterra sogna di vedere sul trono l’erede legittimo, che la Regina della Rosa Bianca ha mandato in un luogo ignoto proprio per proteggerlo. La nuova monarchia può anche aver conquistato il potere, ma non ha certo conquistato il cuore dei sudditi, che tramano complotti e congiure nella speranza di un trionfante ritorno degli York. Ora la più grande paura di Enrico è che da qualche parte, oltre i confini dell’Inghilterra, un principe della dinastia avversaria stia solo aspettando il momento giusto per invadere il regno e reclamare il trono. E il giorno in cui un giovane uomo – che potrebbe essere il legittimo re – impugna le armi e minaccia la corona, Elisabetta sarà costretta a scegliere tra il marito che ha appena imparato ad amare e il ragazzo che dichiara di essere il suo amato e perduto fratello: la rosa di York finalmente torna a casa.
Pastorale americana, Philip Rot – Come sopra. Lo adocchiavo da un po’, l’ho comprato e adesso mi manca lo spirito per mettermi a leggerlo (forse anche perché, visto il tempo che impiego a far fuori anche romanzi più brevi, temo di metterci una vita a finire questo). Vediamo se Natale porterà consiglio.
Seymour Levov è alto, biondo e atletico. Malgrado sia di origine ebraica al liceo lo chiamano “lo Svedese”. Negli anni ’50 sposa miss New Jersey, avviandosi ad una vita di lavoro nella fabbrica del padre. Nella sua splendida villa cresce Merry, la figlia cagionevole e balbuziente. Finché arriva il giorno in cui le contraddizioni del paese raggiungono la soglia del suo rifugio, devastandola. La guerra del Vietnam è al culmine. Merry sta terminando la scuola e ha l’obiettivo di “portare la guerra in casa”. Letteralmente.
Il giovane Holden, Jerome Salinger – Non vorrei essere ripetitiva. Me lo trascino dietro da un po’, prometto che sarà il classico del mese di dicembre.
Holden Caufield, l’aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, racconta la sua “infanzia schifa” e le “cose da matti che gli sono capitate sotto Natale”, dal giorno in cui lasciò l’Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi. La trama è tutta qui, narrata da quella voce spiccia e senza fronzoli. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena. Perché è arrabbiato Holden?
E voi? Novembre è stato un mese più proficuo del mio? E avete già in programma qualche bella lettura per dicembre? In attesa di sapere la vostra, vi do appuntamento al prossimo anno – ebbene sì, la prossima uscita sarà all’inizio del 2014! – con la rubrica sui sogni di lettura.