L’amore secondo Ozpetek e la rivincita che passa per il curling secondo Amendola, il ritorno dei guerrieri da graphic novel e la riscoperta del documentario. Non si può dire che quello che si apre oggi non sia un fine settimana ricco e variegato, quanto a offerta cinematografica. Non è detto che tutte le 11 pellicole in uscita diventino dei successi commerciali, ma almeno ognuno potrà scegliere il genere che più fa per lui. Buona visione.
300 – L’alba di un impero – Azione – 102′
di Noam Murro. Con Sullivan Stapleton, Eva Green, Lena Headey, Andrei Claude, Mark Killeen, Rodrigo Santoro
Grazie al sacrificio alle Termopili dei 300 valorosi spartani guidati da Leonida, la Grecia ha una possibilità di resistere all’invasione dell’Impero Persiano. Ma la speranza è legata alla capacità di Temistocle, guida militare degli ateniesi, di riuscire a unire le città-stato indipendenti nella lotta per la libertà dell’Ellade e di contrastare con l’astuzia e le tattiche di combattimento la forza preponderante della flotta persiana.
Ok, non c’è bisogno di dirlo ad alta voce, questo film probabilmente è un’americanata, pensata per essere eccessiva e sopra le righe. Però… però il genere di “300” – contaminazione tra cinema e graphic novel – mi spinge a dargli una possibilità, e il desiderio di passare 2 ore tendenzialmente non impegnate mi fa pensare che lo vedrò quasi sicuramente.
Allacciate le cinture – Commedia – 110′
di Ferzan Ozpetek. Con Kasia Smutniak, Francesco Arca, Filippo Scicchitano, Francesco Scianna, Carolina Crescentini, Elena Sofia Ricci
Nell’arco di tredici anni, a partire dai duemila, in una Lecce che scopre il piccolo grande boom economico pugliese, due giovani autoctoni (agli antipodi per estrazione sociale, convinzioni ideologiche, aspirazioni e frequentazioni) si odiano, si amano, si tradiscono, fanno esperienza della dolore e dell’ombra della morte, insomma vivono.
Francesco Arca? Really?
Tarzan – Animazione – 95′
di Reinhard Klooss, Holger Tappe. Con Kellan Lutz, Spencer Locke, Anton Zetterholm, Les Bubb, Mark Deklin
Una rielaborazione realizzata con la performance-capture e in 3D, dell’uomo della giungla aggiornato ai giorni nostri, ideato da Edgar Rice Burroughs. In questa versione i genitori di Tarzan sono degli avventurieri miliardari che sono stati uccisi in un incidente aereo. Jane Porter è la figlia di una guida africana e il suo obiettivo è quello di proteggere la giungla africana.
I commenti on-line non sono dei più entusiasti. Il 3D al servizio dell’animazione. Funzionerà?
La mossa del pinguino – Commedia – 90′
di Claudio Amendola. Con Edoardo Leo, Ricky Memphis, Ennio Fantastichini, Antonello Fassari
Bruno è un marito e padre affettuoso ma inaffidabile. Per usare le parole di chi lo conosce bene, è “inconcludente, superficiale, distratto, illuso e sognatore”: tutte caratteristiche pericolose nell’era della crisi. Dunque Bruno passa le notti a pulire con lo scopettone i pavimenti di un museo romano, insieme all’amico di sempre Salvatore, che gli dà corda in tutte le mattane. Un servizio televisivo sul curling, disciplina sportiva non troppo lontana (agli occhi di Bruno e Salvatore) dal loro lavoro notturno, accende nuovamente l’immaginazione dei due, che decidono di candidarsi nientemeno che alle olimpiadi in quella specialità. E poiché la squadra di curling dev’essere formata da quattro persone, reclutano altri due malcapitati: l’ex vigile Ottavio, abilissimo giocatore di bocce, e il mago del biliardo Neno.
L’esordio di Claudio Amendola come regista. Un film che si muove tra sport e comicità, con un pizzico di realismo (la crisi, i problemi economici e familiari, e via dicendo). Resta da vedere come sono stati mescolati i diversi elementi.
Un ragionevole dubbio – Thriller – 91′
di Peter Howitt. Con Dominic Cooper, Gloria Reuben, Ryan Robbins, Erin Karpluk, Dylan Taylor, Samuel L. Jackson
Mitch, un giovane e brillante procuratore, dopo una serata di festeggiamenti investe accidentalmente un passante e scappa senza prestargli soccorso. Dopo aver scoperto che un uomo innocente è stato arrestato al suo posto, i sensi di colpa spingeranno Mich a far cadere le accuse. E se Mich si fosse sbagliato? Se quell’uomo non fosse davvero innocente?
12 12 12 – Fantascienza
di Massimo Morini. Con Raf Grande, Kate Kelly, Federica Ruggero, Enzo Paci, Simone Carabba, Matteo Lo Piccolo
Il racconto di una sconvolgente invasione vista attraverso gli occhi di un ragazzo di un piccolo paese della Liguria: Bogliasco. Convinto di trovarsi di fronte a un complotto politico in vista delle elezioni, Max assiste alla progressiva trasformazione dei suoi concittadini in esseri malvagi, che cospirano per annientatare la popolazione. Nel tentativo dei sopravvissuti di opporre una disperata resistenza a quella che appare un’inesorabile mutazione si intrecciano diverse storie di varia umanità. Il finale inaspettato e sorprendente lascerà tutti gli spettatori a bocca aperta.
Il superstite – Drammatico – 93′
di Paul Wright. Con George MacKay, Kate Dickie, Nichola Burley, Michael Smiley, Brian McCardie
In un paese di pescatori, in Scozia, il giovane Aaron sopravvive ad un misterioso incidente in mare nel quale muoiono cinque persone. Una di questo è suo fratello Michael, dal quale Aaron non si separava mai. Tornare alla normalità è difficile se non impossibile. Mentre la comunità lo incolpa, più o meno apertamente, e vorrebbe allontanarlo, lui si convince che Michael non sia morto e, accecato dalla superstizione e dal dolore, pensa soltanto al modo di tornare in mare per andarlo a cercare.
Chocò – Drammatico – 80′
di Jhonny Hendrix Hinestroza. Con Karent Hinestroza, Esteban Copete, Fabio Restrepo, Daniela Mosquera
Chocò è una giovane donna che porta lo stesso nome del distretto colombiano a nordovest di Panama in cui vive, perché il suo destino è strettamente legato a quello del suo ambiente. Abita in una baracca fatiscente lungo il fiume con i due figli e il marito Everlides, disoccupato cronico che passa le giornate a giocare d’azzardo e ubriacarsi. Chocò perde il lavoro presso una di quelle miniere d’oro inquinate dal mercurio che pullulano nella regione, simbolo dello sfruttamento indiscriminato della popolazione locale, ma lo ritrova presso un minatore che crede invece nell’economia famigliare e nei metodi tradizionali, che comportano redditi di sopravvivenza ma anche un rispetto fondamentale del luogo in cui vive la gente che lavora in miniera. L’obiettivo di Chocò, oltre alla sopravvivenza, è un futuro migliore per i propri figli: insiste perché frequentino la scuola e cerca disperatamente di acquistare una torta di compleanno per la piccola Candelaria, che compie sette anni. Riuscirà la bella Chocò a trionfare sulle sue condizioni di vita e sulla cultura della sopraffazione che la circonda?
Registe – Documentario – 76′
di Diana Dell’Erba. Con Maria de Medeiros, Eugenio Allegri, Lina Wertmüller, Cecilia Mangini, Wilma Labate
Quante sono, e quante sono state, le registe in Italia? È un mosaico complesso le cui tessere devono essere pazientemente assemblate andando a cercare nella storia tutti quei talenti femminili che “i grandi studiosi del cinema hanno trascurato di mettere in evidenza”, come dice il critico Silvana Silvestri, una delle voci (e presenze) che fanno da filo rosso al racconto della presenza muliebre dietro la cinepresa.
Pulce non c’è – Drammatico – 97′
di Giuseppe Bonito. Con Pippo Delbono, Marina Massironi, Francesca Di Benedetto, Ludovica Falda
Giovanna Camurati è una ragazzina di tredici anni come tante altre, con l’avventura della crescita da affrontare e una timidezza che la spinge a scrutare il mondo da un’angolazione privilegiata, senza esserne travolta e senza essere vista. Giovanna ha una mamma e un papà come tanti altri, che, tra alti e bassi, tengono le redini di una famiglia un po’ speciale. Perché al centro di questa famiglia c’è la piccola Pulce, per gli altri Margherita, la sorellina di Giovanna. Pulce ha otto anni, va pazza per il tamarindo, la musica di Bach e il tango. Pulce non parla, perché è autistica, ma questo non significa che non sappia comunicare. Un giorno, però, la mamma va a prenderla a scuola e scopre che Pulce non c’è. È stata portata in una comunità: il padre è sospettato di avere abusato di lei.
Felice chi è diverso – Documentario – 93′
di Gianni Amelio
Attraverso le parole dei giornali e le immagini di repertorio della televisione, viene raccontata la battaglia combattuta contro l’omosessualità in Italia nella seconda metà del novecento. Finita la repressione e il silenzio totale sulla questione degli anni fascisti, il paese scopre tutto insieme la presenza e la vita degli omosessuali, in una continua condanna che quando non prendeva la forma dell’attacco diretto o dell’insulto palese, era sottilmente indagata come la più infamante delle condizioni, la più deprecabile delle depravazioni umane.