di Riccardo Carosella
Un film di Shin’ichirô Ushijima. Drammatico, animazione, 115′. Giappone 2018
La giovane Sakura è gravemente malata e non le restano molti giorni da vivere, ma nessuno lo sa. Finché il timido e introverso Haruki non lo scopre, in maniera del tutto casuale. Tra i due nasce un complicato rapporto di amicizia, che insegnerà molto a entrambi sulla vita e sull’affetto reciproco.
Il film diretto e sceneggiato da Shin’ichirô Ushijima, “Voglio mangiare il tuo pancreas”, adattamento del romanzo omonimo del 2015, è un vero e proprio saggio sul valore della vita e sull’importanza dei rapporti umani in tutte le loro forme.
I due protagonisti sono il giorno e la notte, apparentemente incompatibili. Lei, Sakura, nonostante la consapevolezza di una grave malattia che la porterà presto alla morte, è solare, estroversa e piena di vitalità. Lui, Tagasuki, è solitario, introverso e apatico, e ai rapporti con le persone sembra preferire i romanzi.
Ma è proprio la personalità enigmatica del ragazzo ad attrarre Sakura e a spingerla a voler condividere con lui il tempo che le resta. Inizialmente molto scostante e quasi forzato dall’entusiasmo sfrenato di lei, anche Tagasuki inizierà ad affezionarsi e ad aprirsi emotivamente, dimostrando di possedere un’anima e di saper instaurare un rapporto vero, basato sull’empatia e sulla lealtà reciproca.
Quello che rende la relazione tra i protagonisti del film giapponese ancora più affascinante è il fatto che sia slegata da ogni attrazione di tipo sessuale, cosa non semplice, parlando di due adolescenti.
“Voglio mangiare il tuo pancreas” si rivolge a un pubblico eterogeneo e intelligente, a coloro che amano il cinema e le storie che affrontano argomenti delicati e profondi. E lo fa con mestiere, autenticità e sensibilità artistica, riuscendo ad appassionare e coinvolgere grandi e piccini, con la sua storia unica e di grande impatto emotivo.