Un film di Ivano De Matteo. Con Marco Giallini, Michela Cescon, Massimiliano Gallo, Erika Blanc, Cristina Flutur. Drammatico, 88′. Italia 2020
In un paese non meglio identificato del Nordest italiano una famiglia alto-borghese fa il bello e il cattivo tempo. L’erede della fortuna famigliare, Diletta, è una donna fragile che cerca di dare un senso alla sua vita impegnandosi in cause che vedono protagonista don Carlo, il prete con un debole per le parrocchiane. Suo marito Giorgio, romano, le è infedele e approfitta delle ricchezze della moglie a scapito dell’azienda di famiglia. La figlia Beatrice è un’adolescente arrabbiata, e la nonna è severa e taccagna. Intorno a loro si aggirano un poliziotto napoletano corrotto, un medico venduto e una famiglia di immigrati rumeni: la cameriera Sonja, il fratello di lei Ilia, che traffica in affari loschi, e il figlio Adrian, combattuto fra l’onestà della madre e la furbizia dello zio.
Abbiamo il diritto di difenderci a casa nostra, di proteggere noi e i nostri cari in caso di bisogno? Quella sulla legittima difesa, approvata un anno fa dal Parlamento, era un legge necessaria oppure potrebbe portare a un’escalation di violenza e illegalità?
Ivano De Matteo ritorna al cinema quattro anni dopo il suo ultimo film, “La vita possibile”, firmando una storia forte e intensa quanto divisoria, con una valenza sociologica e sociale oltre che politica.
“Villetta con ospiti” è stato pensato, scritto e messo in scena, almeno nella prima parte, come una sorta di noir atipico o se preferite di commedia nera in cui lo spettatore viene invitato a osservare la vita di un piccolo centro del Nord-Est e in particolare quella di sette personaggi, che potremmo vedere come incarnazioni dei peccati capitali.
Giorgio (Giallini) è un imprenditore agricolo che fa la bella vita con i soldi della moglie, a cui è infedele senza farsi scrupoli. La moglie, Diletta, è la classica ereditiera dall’atteggiamento accidioso, incapace di farsi rispettare e dare un senso alla propria esistenza. E poi ci sono il commissario iracondo e la matriarca tenace.
Gli sceneggiatori si rivelano attenti osservatori della nostra società, riuscendo a catturarne gli aspetti più negativi e nascosti con un stile asciutto, lineare ed esaustivo. La regia di De Matteo è sicura, lascia il cast libero di esprimere al meglio il proprio talento, ma capace di reinventarsi nella seconda parte.
“Villetta con ospiti” è un film di stampo teatrale e questo da una parte esalta le qualità del cast e la componente emotiva della storia, ma dall’altra ne penalizza il ritmo, rendendolo un po’ prolisso e ridondante.
Noir/commedia nera che si trasforma in una tragedia sociale ed esistenziale, “Villetta con ospiti” riadatta la definizione di italiani “brava gente”, dimostrando come, nel momento della verità, nessuno si salva dalla miseria e dall’egoismo.
Il biglietto da acquistare per “Villetta con ospiti” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.