Il nostro inviato storico in Laguna lo sa benissimo: districarsi nel mare megnum dell’offerta cinematografica della Biennale di Venezia è fatica degna del mitologico Ercole.
Per questo Parole a Colori stavolta si è fatto in due, presentandosi ai blocchi di partenza non con uno ma con ben due baldi inviati, Roberto Sapienza alias Vittorio De Agrò e Valeria Lotti. Riusciranno i nostri eroi a non perdersi tra gondole e vaporetti e a vedere per noi il meglio degli oltre 150 titoli di Venezia74, senza considerare le sezioni parallele della Sic e delle giornate degli Autori?
Intanto dalla redazione vi proponiamo un programma concentrato, diviso negli 11 giorni della kermesse, dei film e dei protagonisti imperdibili. Per orientarvi in caso decideste di partire anche voi per la Laguna, oppure per prendere appunti per le prossime uscite in sala.
30 agosto
Il film d’apertura è “Downsizing” (rimpicciolimento, ndr) di Alexander Payne. Dopo la trionfale inaugurazione dello scorso anno con “La la land“, il Festival punta sul questa pellicola tra satira sociale, dark comedy e fantascienza che porterà sul tappeto rosso il protagonista Matt Damon.
31 agosto
Il Concorso parla americano con la storia fantastica della creatura metà uomo e metà pesce di Guillermo Del Toro, “The Shape of Water“, e le ambigue relazioni tra Chiesa e multinazionali nel nuovo film di Paul Schrader, “First Reformed“, con Ethan Hawke e Amanda Seyfried. Ma è anche il giorno dell’attualità: “L’ordine delle cose” di Andrea Segre è uno dei tanti titoli che affronta il tema dell’immigrazione, mentre Gianni Amelio con il suo “Casa d’altri” mostra le terribili conseguenze del terremoto di Amatrice del 2016. La sera, per chi non si impressiona, c’è ancora il tempo per il documentario di William Friedkin che in “The Devil and Father Amorth” filma un vero esorcismo praticato nel nord Italia.
1 settembre
Arrivano al Lido Jane Fonda e Robert Redford premiati con il Leone d’Oro alla carriera e, insieme a loro, l’ultimo film che li vede protagonisti, “Le nostre anime di notte” di Ritesh Batra, prodotto da Netflix. In concorso il film dell’artista cinese Ai Weiwei, “Human Flow“, sulla crisi dei rifugiati a livello globale, leitmotiv di questa edizione.
2 settembre
Uno dei giorni a più alto tasso glamour. George Clooney, in veste di regista, Julianne Moore e ancora Matt Damon sbarcano al Lido per “Suburbicon“, mentre il Cinema nel Giardino presenta le prime due puntate della serie italiana “Suburra“, con Alessandro Borghi. Fuori concorso, “Brawl in Cell Block 99” con Vince Vaughn, promette violenza allo stato puro.
3 settembre
Giornata dedicata ad attori intramontabili e a storie di incontri che cambiano la vita. L’Italia cala il suo asso nella manica, “The Leisure Seeker“, primo film in inglese di Paolo Virzì con Helen Mirren e Donald Sutherland. Fuori competizione l’immensa Judi Dench protagonista del nuovo film di Stephen Frears, “Victoria e Abdul“. Tre icone ma anche un’attrice in ascesa: Sienna Miller è “la donna moderna” del film di James Toback “The Private Life of a Modern Woman“, fuori concorso.
4 settembre
Micaela Ramazzotti è la protagonista del secondo film italiano in concorso, “Una famiglia“, di Sebastiano Riso sul tema della maternità surrogata. Nostalgia stereoscopica per la versione in 3D di “Thriller” di Michael Jackson diretto da John Landis e altro pezzo d’America in concorso con la battaglia di una madre in cerca di giustizia per l’omicidio della figlia nel film di Martin McDonagh “Three billboards outside Ebbing, Missouri” con Frances McDormand e Woody Harrelson. Disturbante, come lo ha definito lo stesso Barbera, “Caniba“, il documentario di Orizzonti su uno studente giapponese cannibale.
5 settembre
Ancora atmosfere inquietanti con “Mother!” di Darren Aronofsky che porterà in passerella Jennifer Lawrence e Javier Bardem.
6 settembre
L’attore spagnolo raddoppia nei panni di Pablo Escobar nel film “Loving Pablo” in coppia con la “sua” Penelope Cruz, nel ruolo di una giornalista che si innamora del signore della droga. In sala anche il terzo italiano in gara, il musical dei Manetti Bros. “Ammore e malavita“.
7 settembre
Se in concorso arriva Kechiche e il suo attesissimo “Mektoub, My Love: Canto Uno“, l’Italia presenta, fuori competizione, una inedita Valeria Golino cieca nel nuovo film di Silvio Soldini, “Il colore nascosto delle cose” e, in Orizzonti, la potenziale sorpresa del Festival, il surreale e grottesco “Brutti e cattivi” di Cosimo Gomez, con Claudio Santamaria, Marco D’Amore e una Sara Serraiocco senza braccia.
8 settembre
Andrea Pallaoro è l’ultimo italiano in concorso con un film, “Hannah“, che ha come assoluta protagonista Charlotte Rampling. Lo stesso giorno sul red carpet due grandissimi autori fuori concorso: Abel Ferrara con “Piazza Vittorio” e John Woo con “Zhuibu“.
9 settembre
Di Kitano Takeshi il film di chiusura della Mostra, “Outrage Coda“, terzo e conclusivo capitolo della saga yakuza.