Si terrà nel capoluogo piemontese dal 23 novembre al 1 dicembre la trentaseiesima edizione del Torino Film Festival, e come di consueto avremo il piacere di seguirlo dal vivo, realizzando un ricco speciale.
In attesa di partire con Vittorio De Agrò, iniziano a circolare le prime indiscrezioni, a cominciare dai film che saranno proiettati nelle sale. Sono stati svelati sei titoli, tre italiani e tre internazionali, cinque inclusi nella sezione Festa mobile, uno in After Hours .
Tra i primi “I nomi del signor Sulcic” di Elisabetta Sgarbi, “Ovunque proteggimi” di Bonifacio Angius e “Ragazzi di stadio, quarant’anni dopo” di Daniele Segre. Tra i secondi “Colette” di Wash Westmoreland, “Can you ever forgive me?” di Marielle Heller e “Mandy” di Panos Cosmatos.
“I nomi del signor Sulcic” , con Lučka Počkaj, Elena Radonicich, Ivana Pantaleo, racconta la storia di una ricercatrice dell’università di Ferrara che va a Trieste per trovare notizie su una donna seppellita nel cimitero ebraico. Da qui comincia una ricerca a più voci e volti, tra Italia e Slovenia, attraverso personaggi che, poco per volta, costruiscono i contorni della storia. Sperimentazioni linguistiche e geografie politiche e umane di confine, passato e presente, realtà e finzione si mescolano nel film.
“Ovunque proteggimi”, con Alessandro Gazale, Francesca Niedda, Antonio Angius, è la storia di Alessandro, cinquantenne rabbioso, ingenuo e romantico, cantante di musica folk. Nella sua vita l’amore è un ricordo sbiadito, fino a quando, in una corsia d’ospedale, incontra Francesca, grandi occhi verdi, malinconici e luminosi, i modi spontanei di una bambina, e il desiderio di fuggire da un mondo che non gli appartiene più. Nel torrido agosto di una Sardegna fatta di campagne dorate, cemento rovente, e mare che luccica in lontananza, Alessandro e Francesca si mettono in viaggio alla ricerca di un’ultima occasione
Nel documentario “Ragazzi di stadio, quarant’anni dopo” Daniele Segre torna a raccontare il mondo degli ultrà. Fra fumogeni, cori da stadio, fuochi d’artificio e bandiere tricolori, i protagonisti raccontano cosa la curva abbia rappresentato per loro nel tempo – una fuga, una famiglia, un rito arcaico attraverso cui dar sfogo al proprio istinto – dal passato dei Fighters di Beppe Rossi ai Drughi II anello curva sud, di oggi, della Juventus.
“Colette” vanta un cast stellare dove spiccano Keira Knightley, Dominic West e Fiona Shaw. Protagonista una delle figure femminili più rivoluzionarie del ‘900. Dal matrimonio in giovane età alle relazioni extraconiugali con uomini e donne, passando per la scrittura, il teatro, il cinema, la moda, Colette provoca, scandalizza, e arriva a rivendicare la sua arte e il suo nome (i suoi libri erano pubblicati con il nome del marito Willy, interpretato da Dominic West).
“Can you ever forgive me?” (Copia originale) è una commedia agra ispirata alle memorie della scrittrice Lee Israel, con Melissa McCarthy e Richard E. Grant. Quando gli editori si orientano su libri sempre più semplici, la scrittrice Lee Israel si trova senza lavoro. I suoi tanti volumi dedicati, tra gli altri, a Katharine Hepburn ed Estée Lauder, non la salvano dal tracollo economico. Passa allora a redditizie truffe letterarie: falsifica lettere di celebrità decedute.
“Mandy”, con Nicolas Cage, Andrea Riseborough e Linus Roache, sarà presentato in prima italiana nella sezione After Hours. La serenità di una coppia isolata nei boschi è spezzata da una setta dedita all’occulto: niente sarà più come prima. Dal regista di “Beyond the Black Rainbow”, un horror che si sviluppa sinuoso come un disco suonato al contrario. Ma è anche un indiavolato tour de force del protagonista: un Nicolas Cage splatter che sbrocca come non ha mai sbroccato. Sorprendente e sanguinoso: uno dei film dell’anno.