“The informer – Tre secondi per sopravvivere”: classico film d’azione

Joel Kinnaman è il protagonista dell'opera seconda di Andrea Di Stefano, un action movie classico

Un film di Andrea Di Stefano. Con Joel Kinnaman, Rosamund Pike, Common, Ana de Armas, Clive Owen, Ruth Bradley. Drammatico, 113′. USA 2019

Pete Koslow è un ex soldato con un passato in carcere, e un informatore per l’FBI. Infiltrato come corriere della droga in un clan polacco, è impegnato a cercare di incastrare Il Generale, lo spietato mafioso che comanda il cartello. Durante l’operazione che dovrebbe portare all’arresto del criminale, però, qualcosa va storto: un poliziotto viene ucciso e la polizia di New York comincia ad indagare su Pete. All’FBI non resta che rimandarlo nel carcere di Bale Hill, come gli ha ordinato di fare il Generale, che vuole fargli gestire la droga all’interno della prigione. Ma uscire da lì dentro non sarà così facile.

[yasr_overall_rating]

 

Adattamento di un romanzo svedese del 2009 della coppia di scrittori Anders Roslund e Börge Hellstrom, “The informer” è un thriller adrenalinico ricco d’azione che include tutti gli elementi che hanno fatto la fortuna del genere, funzionari governativi corrotti, personaggi oscuri, un paesaggio cupo e spietato.

Il film di Andrea Di Stefano cambia volto diverse volte in corso d’opera: inizia come un thriller urbano per trasformarsi in un prison movie e finire come un crime con ostaggi. Nessuno dei tre generi, però, viene sviluppato abbastanza da diventare davvero incisivo e il risultato finale è una mescolanza di spunti, riuscito solo a metà.

Di Stefano, alla sua seconda prova come regista, dimostra di sentirsi molto a suo agio  nel rendere sullo schermo una violenza realistica e cruda, un po’ meno nel trasmettere qualche altra emozione, come ad esempio il calore domestico.

“The Informer” è un film molto ambiguo, dove non ci sono bravi ragazzi e cattivi ragazzi, ma solo persone che fanno cose buone e cose cattive. Manca una chiara distinzione tra “eroi” e villain, perché qui, potenzialmente, tutti possono essere sia l’uno che l’altro.

Il film non aggiunge molto al genere, ma grazie soprattutto al cast sul pezzo e alla sceneggiatura non troppo scontata riesce nell’intento di far passare un paio d’ore di intrattenimento adenalinico.