“The burnt orange heresy”: un noir che svela le ambiguità del mondo dell’arte

Giuseppe Capotondi dirige un cast eccezionale, per un film che a Venezia ha convinto la critica

Un film di Giuseppe Capotondi. Con Elizabeth Debicki, Donald Sutherland, Rosalind Halstead, Claes Bang, Mick Jagger. Azione. USA 2019

James Figueras è un noto critico d’arte che tiene lezioni su tutto ciò che sta dietro un dipinto e sul potere che ha la critica di convincere il pubblico della validità di un’opera, potere che talvolta fa leva sulla menzogna. Durante una di queste lezioni l’uomo incontra Berenice Hollis, una ragazza americana affascinata dal bel critico e dalla sua competenza. James e Berenice finiscono a letto e lui la invita a trascorrere il fine settimana successivo nella villa di un facoltoso collezionista, Joseph Cassidy, che l’ha convocato per proporgli uno scoop. Cassidy intende dare al critico la possibilità di intervistare Jerome Debney, un leggendario artista che non parla con i media da 50 anni, da quando un incendio ha distrutto tutte le sue opere. In cambio, vuole che Figueras rubi per lui uno dei quadri che Debney custodisce nel suo studio…

 

La critica dell’arte ha il potere di plasmare l’arte stessa, oltre all’opinione che le persone comuni hanno di essa? È quanto sostiene James Figueras (Bang), protagonista del film “The burnt orange heresy” di Giuseppe Capotondi, presentato in concorso alla Mostra del cinema di Venezia 2019.

La pellicola, che ha chiuso la Mostra, ha letteralmente conquistato i critici. Merito dell’estetica sopraffina, che rimanda quasi alla pittura, del cast eccezionale e di una sceneggiatura che per quanto prevedibile risulta comunque convincente.

In questa storia dove i personaggi “umani” perdono presto i loro contorni e diventano ambigui, portando lo spettatore a chiedersi costantemente chi è che menta e chi è che dica la verità, l’arte diventa a sua volta protagonista – un protagonista dal carattere forte, imprevedibile e sorprendente.

Consigliato a tutti coloro che hanno amato “La miglior offerta” di Giuseppe Tornatore e in generale i thriller a cui fanno da sfondo il mondo dell’arte e le truffe.