“The Boys”: si chiude col botto la seconda stagione della serie

Otto nuovi episodi per la produzione Amazon Prime dove i buoni sono cattivi e i cattivi sono buoni

Una serie ideata da Eric Kripke. Con Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Dominique McElligott. Supereroi. Stati Uniti. 2019-in produzione

I Boys sono in fuga dalla legge, con i Super a dargli la caccia, mentre cercano disperatamente di riunirsi e combattere la Vought. Hughie (Quaid), Mother’s Milk (Alonso), Frenchie (Capon) e Kimiko (Fukuhara) rimangono nascosti e cercano di adattarsi a questa nuova normalità, mentre Butcher (Urban) sembra introvabile. Nel frattempo, Starlight (Moriarty) deve trovare il suo nuovo ruolo nei Seven ora che Homelander (Starr) punta ad acquisirne il controllo completo. Il suo potere è minacciato dall’arrivo nel team di Stormfront (Cash), una nuova Super esperta di social media, anche lei con le proprie mire. Per giunta, la minaccia dei Supervillain diventa cruciale con la Vought che prova a sfruttare a proprio vantaggio la paranoia della nazione.

 

Si è chiusa ieri la seconda stagione di una delle serie più irriverenti e spassose degli ultimi tempi, “The Boys”, dove i buoni sono cattivi e i cattivi buoni. O almeno così sembra.

Come molte volte succede, dopo una prima stagione esaltante e di successo, la seconda sembra sempre un azzardo, viste le aspettative del pubblico. Questa volta, però, si sono dimostrate tutte ben riposte.

La serie ideata dal mitico Eric Kripke (Supernatural), vietata ai minori di 18 anni, si supera, con più eroi, più villain, più intrighi, uccisioni splatter e tanta violenza. Ebbene, la marca caratteristica di “The Boys” si conferma questa: il mix di crudità e sesso, un mondo cinico e una società dove conta solo l’apparenza e la popolarità.

Quella dei super, i Sette, viene gestita dalla Vought, azienda che produce un super siero come quello di Capitan America. Ora che Butcher (Urban) ne è a conoscenza, vuole fermare una volta per tutte i super, con l’aiuto della sua gang e, stavolta, anche qualche nuova faccia.

Si è parlato già di una terza stagione e di uno spin-off al college su G-Men, che richiama ovviamente gli X-Men. Intanto la seconda stagione si chiude col botto, con rivelazioni inquietanti e svolte folli a livello di sceneggiatura. Lo stesso Kripke ha definito l’episodio otto “completamente folle e per questo il mio preferito finora”.

Gli otto episodi sono contraddistinti, oltre che da un cast eccezionale, a cui si è aggiunta Aya Cash nel ruolo dell’inquietante Stormfront, da un ritmo incredibile, da una sceneggiatura incalzante e da una regia particolare. La serie rientra nel genere super-eroico, citando anche film come “Justice League” e “Watchmen”, ma s’innalza sopra a tutti con grottesco cinismo.

Io non vedo l’ora che arrivi la terza stagione, e voi?