È tutto pronto per il Torino Film Festival 2017, che si terrà nel capoluogo piemontese dal 24 novembre al 2 dicembre. E dopo la presentazione del programma non ci resta che metterci comodi e preparaci per lo speciale di Parole a Colori, se partire per il Piemonte di persona è fuori questione.
I numeri dell’edizione 2017: 134 lungometraggi, 10 mediometraggi e 25 cortometraggi per un totale di 169 film. Tra questi 40 lungometraggi opere prime e seconde, 36 anteprime mondiali, 21 anteprime internazionali, 4 anteprime europee, 59 anteprime italiane selezionati tra più di 4000 film visionati.
Per la prima volta dopo 10 anni sarà la Mole antonelliana a ospitare l’inaugurazione del Festival. Per l’occasione, la sera del 24 novembre, quattro personaggi si alterneranno sul palcoscenico sospeso sulla rampa elicoidale del Museo del cinema, quasi a rendere ancora più “cinematografica” la cerimonia: lo chef stellato Ugo Alciati, lo scrittore Luca Bianchini, il designer Chris Bangle e il musicista e produttore Max Casacci.
I film di apertura e di chiusura, entrambi appartenenti alla sezione Festa Mobile, sono “Finding Your Feet” (Ricomincio da me) di Richard Loncraine, la commedia britannica su un gruppo assortito di maturi londinesi che s’incontrano e danno un nuovo senso alla loro vita attraverso una scuola di ballo, e “The Florida Project” di Sean Baker, descrizione scatenata e agrodolce delle giornate di un gruppo di ragazzini che vivono in un motel scalcagnato ai margini della Disneyland di Orlando.
La competizione ufficiale, Torino 35, riservata a opere prime, seconde o terze, propone 15 film realizzati nel 2017, inediti in Italia. Come sempre la missione della sezione è dare spazio al cinema “giovane”, cercando di valorizzare talenti innovativi che incarnano le migliori tendenze del cinema indipendente. Nel corso degli anni sono stati premiati autori come Tsai Ming-liang, David Gordon Green, Chen Kaige, Lisandro Alonso, Pietro Marcello, Debra Granik, Alessandro Piva, Pablo Larraín, Damien Chazelle.
Ricchissimo il programma di Festa Mobile, che porta a Torino i titoli più attesi o che più sono piaciuti della produzione mondiale inedita nel nostro Paese, con tanta Italia. Ci sono Francesca Comencini e le delusioni e le nevrosi sentimentali di “Amori che non sanno stare al mondo”, Sydney Sibilia e le avventurose frustrazioni dei ricercatori universitari disoccupati di “Smetto quando voglio – Ad honorem”. E ancora il viaggio, tenero e accorato, di due ragazzini napoletani nel cuore del Nevada e tra i segreti della galassia, in “Tito e gli alieni”, diretto da Paola Randi e interpretato da Valerio Mastandrea, e quello, disperato e coraggioso, di due giovani nigeriani che, scampati a una strage, cercano di raggiungere il Mediterraneo, seguito da Pasquale Scimeca in “Balon”.
Tra le novità più interessanti la sezione AmeriKana, a cura di Asia Argento, che si promette di raccontare gli Stati Uniti “che hanno votato Trump”, e Non dire gatto…, un omaggio voluto dalla direttrice Emanuela Martini, che presenta 6 film che spaziano dal classico Disneyiano “Alice nel paese delle meraviglie” a “Una strega in paradiso” di Richard Quine, passando anche per un thriller gotico ispirato ad una storia di Edgar Allan Poe. Confermatissima la sezione After Hours, che comprende horror, spesso molto sui generis, thriller, una scatenata commedia cinefila e due film italiani “eccentrici”.
Insomma, come ogni anno il TFF si promette di soddisfare tutti i tipi di palati cinematografici, con pellicole inaspettate, chicche imperdibili, stravaganza e molto altro. Il tutto nell’immancabile stile torinese, un po’ impostato ma affascinante.