Un film di Natalia Garagiola. Con Lautaro Bettoni, German Palacios, Boy Olmi, Rita Pauls. Drammatico, 110′. Argentina, Germania, USA, Francia, Qatar, 2017
Ernesto è una rispettata guida di caccia che vive in Patagonia con la sua nuova famiglia. In seguito alla morte della prima moglie, l’uomo è costretto a ospitare il figlio, Nahuel, che non vede da oltre dieci anni. Il ragazzo subisce questa trasferta forzata da Buenos Aires e non fa nulla per nascondere la propria ostilità verso il padre anche perché è stato il compagno della madre a fargli da genitore.
I drammi familiari e le storie conflittuali che riguardano il rapporto tra genitori e figli hanno da sempre esercitato un grandissimo fascino sul mondo del cinema. Di pellicole che affrontano questi temi ce ne sono a centinaia, prodotte e girate in ogni angolo del globo.
Perché allora, nonostante il tema sia trito e ritrito, “Temporada de caza” di Natalia Garagiola ha vinto, con merito, la 32° edizione della Settimana internazionale della critica nell’ambito della Biennale di Venezia 2017?
Principalmente perché, pur inserendosi in un genere ben preciso, rifugge dal sentimentalismo, dal buonismo e dalla retorica fine a se stessa per puntare, soprattutto, sulla veridicità.
I personaggi sono delineati in modo asciutto, duro, realistico, hanno una personalità forte quanto lineare. Lo spettatore non può non partecipare a quello che non è tanto un processo di rappacificazione tra padre e figlio quanto il chiarimento tra due uomini che, seppure uniti da un legame di sangue, all’inizio non nutrivano l’uno per l’altro nessuna forma di rispetto o stima.
La regia di Natalia Garagiola è semplice, attenta, sensibile, talentuosa nel dirigere senza alcun timore un cast quasi interamente al maschile ed esaltare le doti artistiche e umane di ciascuno.
Il finale, agrodolce quanto autentico, ci ricorda che se non necessariamente essere parenti porta a volersi bene almeno una qualche forma di rispetto è sempre possibile instaurarla.
Il biglietto da acquistare per “Temporada de caza” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.