“Sotto il sole di Riccione”: una commedia estiva made in Italy

Un cast di giovani promesse e vecchie glorie, per un film che non brilla particolarmente per originalità

Un film di Niccolò Celaia, Antonio Usbergo. Con Isabella Ferrari, Lorenzo Zurzolo, Ludovica Martino, Cristiano Caccamo, Luca Ward. Commedia. Italia 2020

Come ogni estate, Marco arriva a Riccione per rivedere Guenda, di cui è innamorato da cinque anni, nonostante lei sia fidanzata da altrettanto tempo con un altro. A Riccione Marco trova alloggio in un bed and breakfast gestito da Gualtiero, ex bagnino che si definisce “il guru dell’acchiappo”. Il b&b ospita anche un altro ragazzo, Tommy, amabile fancazzista. In spiaggia Marco ritrova gli amici di sempre: Furio, figlio del proprietario dello stabilimento balneare Cesare, e Mara. Le new entry sono Vincenzo, un ragazzo cieco cui Furio dovrà spiegare la teoria della “carbonara senza panna”, e Ciro, l’aspirante cantante venuto dal sud e nominato sul campo nuovo bagnino del Cesare. Entrambi troveranno a Riccione un amore inatteso e apprenderanno i “riti tribali” dell’estate al mare.

 

Chi vi scrive ha superato i quaranta e da sempre un pessimo rapporto con l’estate, il mare, il sole e la spiaggia. Mai avuti amori estivi. Eppure il sottoscritto è anche un fan entusiasta quanto malinconico dei due “Sapore di mare” firmati da Carlo Vanzina.

Da cultore di quelle storie estive divenute cult ambientate sulle spiagge della Versilia, non posso non scagliarmi – cinematograficamente parlando, s’intende! – contro “Sotto il sole di Riccione”, tentativo goffo e insulso di Netflix di ricalcarne le orme. E la presenza di Enrico Vanzina tra gli sceneggiatori non ha fatto che acuire la mia sofferenza…

“Sotto il sole di Riccione” è una copia sbiadita di “Sapore di mare” sotto ogni aspetto. Se i personaggi del secondo sono ancora oggi credibili, attuali, oserei dire senza tempo, quelli del primo difficilmente lasceranno traccia del loro passaggio nella memoria dello spettatore.

La sceneggiatura è tutta costruita su luoghi comuni e cliché, manca di freschezza, originalità e soprattutto di approfondimento psicologico e caratteriale dei protagonisti. Da una parte si cerca di sdoganare il tradimento giovanile e l’idea stessa di fedeltà a favore del piacere a breve termine. Dall’altra, però, si insegue il lieto fine a ogni costo.

Al di là delle criticità, se il film non è un totale fallimento lo si deve al cast. Ci sono diversi volti nuovi e freschi – tra cui brilla Ludovica Martino, la Eva di “Skam” – che faranno la gioia dei più giovani; ma anche il trio di “vecchi”, formato da Andrea Roncato, Isabella Ferrari e Luca Ward, dà un contributo decisivo.

In un periodo storico in cui abbiamo quanto mai bisogno di leggerezza, “Sotto il sole di Riccione” riuscirà magari a farvi passare un paio d’ore piacevoli. Ma per respirare la bellezza dell’estate e degli amori stagionali, “Sapore di mare” rimane ancora oggi il top.

 

Il biglietto da acquistare per “Sotto il sole di Riccione” è:
Neanche regalato (con riserva). Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.